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Salvini spara a zero contro Raggi e Zingaretti, e fa l’identikit del candidato sindaco di Roma

Poteri speciali per Roma? “A Raggi non basterebbe neanche il mantello di Wonder Woman”. In una conferenza stampa alla Regione Lazio il leader della Lega annuncia un tour in tutte le provincie del Lazio e sul candidato sindaco di Roma per il centrodestra chiarisce: “Non deve avere per forza la tessera di un partito in tasca”.
A cura di Valerio Renzi
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Matteo Salvini arriva alla Regione Lazio e spara a zero contro tutti, il Partito Democratico del governatore Nicola Zingaretti, ma soprattutto contro uno dei suoi bersagli politici preferiti, la sindaca pentastellata Virginia Raggi.  Alla presenza dello stato maggiore leghista della capitale e di tutta la regione, presenta il "tour di ascolto del territorio", che porterà la Lega e il suo segretario a svolgere iniziative e montare gazebo in tutte e cinque le province del Lazio.

Per quanto riguarda Roma, dove manca appena un anno all'appuntamento elettorale e il centrodestra è ancora senza un candidato, Salvini traccia l'identikit di un possibile candidato, sottolineando ancora una volta che "non deve per forza avere la tessera di un partito in tasca". La tentazione di un candidato civico, in mancanza di un nome politico forte disponibile a scendere in campo, è alta, ma a Roma la Lega deve fare i conti con quelli che si considerano i padroni di casa, i Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni.

"A Roma non credo che occorrano cose straordinarie, ma serve amore, efficacia e competenza manageriale", ha risposto Salvini a chi li chiedeva se alal capitale servissero poteri speciali. "Serve una squadra speciale: persone oneste, concrete e competenti, non una sola persona speciale o sindaco speciale. Serve un gruppo di almeno 50 persone che, pero', riportino ordinaria amministrazione, pulizia, decoro e manutenzione", ha aggiunto.

Poi non poteva mancare la bordata contro Raggi: "Va bene avere più poteri e più soldi, ma alla Raggi potremmo dare anche il mantello di Wonder Woman ma non cambierebbe nulla, non sarebbe capace lo stesso". Subito dopo è arrivato invece l'attacco a Zingaretti sulla vicende delle ‘mascherine fantasma'; "Se servirà porterò io la documentazione: abbiamo milioni e milioni buttati nel cesso. Sono stati ascoltati Fontana e altri, ora aspettiamo che anche Zingaretti sia ascoltato. Sino a quel giorno non potrò dire che la giustizia è uguale per tutti".

Non si è fatta attendere la replica. Enzo Foschi, vicesegratario regionale dei dem, ha risposto ricordando le inchieste sui voti della mafia alla Lega a Latina:  "Invece di venire a fare lezioni nel Lazio, Salvini ci spieghi come mai i mafiosi, come accertato dalla Procura, a Latina votavano per i candidati della Lega. Magari lo aiuterebbe a rendere più credibile e trasparente la squadra di 50 persone che vorrebbero mettere su…". Paolo Ferrara, consigliere comunale del M5S a Ostia replica invece così: "Salvini? Roba da matti non ha mai lavorato e ora vuole progettare una città come Roma".

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