Spunta una nuova polizza sulla vita. Raggi: “Presenterò esposto in procura contro Romeo”
Dopo lo stralcio di conversazione tra Luigi Di Maio e Virginia Raggi, inviato dalla sindaca all'ex collaborato ora in carcere Raffaele Marra, una nuova fuga di notizie proveniente dalla procura è apparsa questa mattina su Corriere della Sera, la Repubblica e il Messaggero. Secondo quanto riportato dai tre quotidiani l'ex capo segretaria Salvatore Romeo, avrebbe stipulato una nuova polizza da 8000 euro sulla vita a favore di Raggi lo scorso 26 gennaio, a 48 ore dall'avviso di garanzia ricevuto dalla sindaca, dopo le due polizze da 30.000 euro che sarebbero state stipulate all'insaputa di Raggi sei mesi prima della sua elezione.
Qual'è la ragione? Perché Romeo, quando la sindaca era già indagata per abuso di ufficio e falso nel caso della promozione del fratello di Marra ha voluto mostrargli in uno modo così anomalo ancora una volta la sua stima e vicinanza? Romeo, assieme a Marra costituiva il cuore del così detto ‘raggio magico', e con Daniele Frongia e Virginia Raggi, oltre che con Marra, discuteva di ogni mossa nell'ormai famosa chat WhatsApp ‘Quattro amici al bar'.
Non si è fatta attendere la reazione della sindaca: "Ora spunta anche una terza polizza intestata dal dottor Romeo a mio nome, questa stipulata addirittura due giorni dopo che ho annunciato di aver ricevuto un invito a comparire dalla Procura di Roma. È inaccettabile che il dottor Romeo abbia fatto una cosa del genere, ne prendo totalmente le distanze. A questo punto con i miei avvocati presenterò un esposto in Procura per tutelare la mia persona".
Altra circostanza da chiarire per gli inquirenti è come mai il lunedì successivo all'arresto di Marra (quindi il primo giorno utile per recarsi in banca) svuotò una cassetta di sicurezza a suo nome. Cosa c'era in quella cassetta di sicurezza? Quando gli inquirenti hanno interrogato Romeo, il funzionario comunale ha spiegato loro che la cassetta di sicurezza ospitava beni di una sua amica, risultata effettivamente essere ‘comodataria' e che quindi aveva libero accesso al deposito e al prelievo, e di non sapere cosa contenesse. Si tratterebbe così solo di un caso. Nessun segreto da nascondere, ripete Romeo agli investigatori, nonostante la sospetta coincidenza.