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Roma, uomo aggredito a colpi di mannaia a Ostia: tre persone arrestate per tentato omicidio

Tre persone sono state arrestate con l’accusa di tentato omicidio ritenute responsabili di aver favorito un 56enne colto in flagranza di reato mentre aggrediva a colpi di mannaia diretti al volto, un 60enne ad Ostia, Roma. La vittima, ferita gravemente si trova ricoverata dal 29 marzo scorso in ospedale.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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Avrebbero favorito l'aggressore mentre feriva la vittima a colpi di mannaia diretti al volto. Tre persone, tutte trentenni, sono state arrestate con l'accusa di tentato omicidio e portate nel carcere di Regina Coeli, dove restano a disposizione dell'autorità giudiziaria. Ad eseguire l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma, i carabinieri del Gruppo Ostia. I fatti risalgono al 29 marzo scorso e sono avvenuti nei pressi dell'abitazione del 60enne che ha subito l'aggressione. La vittima, con precedenti penali, dopo una lite accesa nata scaturita per motivi non noti, è stata colpita più volte al volto con una mannaia. Poi, è stata abbandonata a terra sola e agonizzante. L'uomo, soccorso dal personale sanitario del 118 è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Camillo a causa delle gravi ferite riportate, dove si trova tuttora ricoverato con una prognosi di 90 giorni. In quel frangente un cittadino cileno di 56 anni, con precedenti, è stato arrestato in flagranza di reato. Ma non era da solo.

Le indagini

Le indagini, svolte dai militari di Ostia e coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma sono partite subito dopo l'episodio di violenza. I carabinieri sono riusciti a ricostruire l'esatta dinamica dei fatti e di accertare le responsabilità dell'accaduto grazie alle testimonianze raccolte e alle telecamere di videosorveglianza presenti in zona. Dopo aver richiesto le registrazioni, hanno passato al vaglio le immagini, dalle quali è emerso chiaramente che sul luogo del delitto in cui si era consumato il delitto erano presenti anche altre tre persone. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri i tre avrebbero favorito l’aggressore durante il grave ferimento della vittima.

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