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Roma: studenti in corteo contro il Governo. Impiccato fantoccio di Matteo Salvini

Migliaia di studenti hanno sfilato a Roma e in tutta Italia contro il governo di Lega e Movimento 5 stelle, contestando le politiche sulla scuola e i tagli all’istruzione, ma anche le politiche in materia di immigrazione (Decreto Sicurezza) e famiglia (Dl Pillon). Nella capitale un gruppo di giovani ha impiccato da ponte Sublicio un fantoccio con il viso di Matteo Salvini. Il corteo si è svolto pacificamente fino al Miur.
A cura di Valerio Renzi
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Migliaia di studenti delle scuole di Roma hanno sfilato oggi per le strade del centro. Dal concentramento di Piramide il serpentone ha sfilato tra striscioni, cori e fumogeni colorati fino al ministro dell'Istruzione in viale Trastevere. La mobilitazione contro il Governo di Lega e Movimento 5 stelle, ha visto i ragazzi prendere parola sui temi dei tagli alla scuola, ma anche sulle politiche della maggioranza su temi come sicurezza e immigrazione. Nella capitale tanti i cartelli in solidarietà al sindaco Mimmo Lucano e ai migranti sgomberati dal centro Baobab di Stazione Tiburtina. Ad aprire il corteo uno striscione con su scritto "non è questo il cambiamento".

Quando il corteo è transitato su ponte Sublicio, un gruppo di giovani ha calato un fantoccio con il viso di Matteo Salvini impiccandolo con un cappio di corda. A Milano invece in fiamme le bandiere di Lega e Movimento 5 stelle.  Al termine della manifestazione nella capitale, qualche momento di tensione, quando i ragazzi dei collettivi hanno fronteggiato le forze dell'ordine in tenuta antisommossa con cori contro polizia e carabinieri e il lancio di un grosso petardo. La manifestazione è poi terminata pacificamente senza incidenti, con un'assemblea fuori il Miur.

"Siamo in piazza perché non ci stiamo ai 29 milioni di tagli sulla scuola per finanziare la flat tax – ha spiegato Andrea Russo, Coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi del Lazio – questo non à il nostro cambiamento. Vogliamo essere ascoltati, chiediamo investimenti sulla scuola, sull'universita', la ricerca, perche' questo e' l'unico modo per far ripartire il Paese, non con i respingimenti alle frontiere e la cancellazione di 40 anni di lotte per i diritti delle donne con lo scandaloso disegno di legge del senatore Pillon. Noi siamo il cambiamento".

"Il ministro Bussetti sostiene fermamente che gli investimenti non siano necessari per il miglioramento delle scuole di fronte ad edifici fatiscenti e soffitti crollati, diritto allo studio, welfare studentesco inesistenti, offerta formativa non di qualità" ha sottolineato invece Giulia Biazzo, portavoce nazionale dell'Unione degli Studenti, aggiungendo: "Alle esigenze degli studenti questo nuovo ministro risponde tagliando 60 milioni di euro alla didattica, trasformando l'alternanza in orientamento al lavoro, lasciando che si sprechino 2,5 milioni di euro su polizia cinofila e telecamere nelle scuole! Basta scuse, inonderemo le piazze per costruire la scuola controcorrente, che sia libera gratuita democratica e ribelle!".

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