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Roma, quinto pacco bomba nella capitale: consegnato a portiere residence di lusso a Ponte Milvio

Un quinto pacco bomba è stato consegnato a Roma, al portiere di un residence di lusso a Ponte Milvio. L’uomo ha chiamato i carabinieri quando ha ricevuto la busta, che conterrebbe un ordigno pressoché identico agli altri plichi consegnati nelle scorse settimana. Sul caso indagano Ros e Digos, le ipotesi di reato formulate sono attentato con finalità di terrorismo e lesioni personali.
A cura di Natascia Grbic
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Ancora pacchi bomba a Roma. Un quinto plico contenente materiale esplosivo è stato consegnato ieri a un uomo di 54 anni, portiere di un residence di lusso in zona Ponte Milvio. L'uomo ha consegnato il pacco – fortunatamente inesploso – ai carabinieri di Palombara Sabina. A quanto si apprende, conterrebbe lo stesso tipo di ordigno delle altre quattro buste recapitate a Roma. L'ultimo era arrivato lo scorso giovedì a una famiglia di Boccea, che si era però insospettita alla vista del pacco e ha quindi deciso di chiamare il 112. Sul posto sono intervenuti gli artificieri del Comando provinciale e i militari della settima sezione del Nucleo Investigativo, che ne hanno verificato il contenuto. E, in effetti, si trattava di una quarta busta esplosiva, molto simile alle altre inviate nei giorni precedenti e che avevano causato il ferimento di tre donne. Il destinatario del quarto pacco era un libero professionista, interrogato poi dai pm.

Pacchi bomba a Roma, indagano Ros e Digos

Sui pacchi bomba indagano i Ros e la Digos. Le ipotesi di reato formulate sono attentato con finalità di terrorismo e lesioni personali. La pista che stanno seguendo è quella della matrice anarchica antimilitarista, anche se le persone destinatarie dei pacchi bomba sono tutte persone sconosciute e che non hanno legami apparenti. Per ora la persona o il gruppo di persone che hanno mandato i plichi esplosivi non hanno ancora un volto e un nome, ma una cosa sembra certa: la mano che ha confezionato gli ordigni – pressoché identici – sarebbe la stessa. Eppure all'interno delle buste, tutte recanti mittenti di persone conosciute, non era contenuta rivendicazione.

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