Roma: ostaggi, forze speciali e terroristi. Ma è solo un’esercitazione per il Giubileo
Roma si prepara al Giubileo e lo fa anche sotto il profilo della sicurezza, un aspetto centrale come ribadito più volte dal prefetto Gabrielli, da Marino e dallo stesso ministro Alfano. Perché l'Anno Santo ai tempi dell'Isis potrebbe richiamare davvero l'attenzione operativa del terrorismo, sia esso "fatto in casa" o affiliato alle reti internazionali.
Così da questa mattina è in corso dalle 8.40 un'esercitazione congiunta di Forze di polizia, Reparti di Intervento Speciale, i Vigili del Fuoco, la Polizia Locale di Roma Capitale, e delle unità sanitarie del 118, che stanno simulando un possibile attacco terroristico con cattura di ostaggi. La simulazione prevede anche l'intervento delle Forze speciali per la liberazione degli ostaggi. Esercitazione che sta coinvolgendo in contemporanea tre luoghi della città e si sta svolgendo sotto il coordinamento degli uffici competenti i del Ministero dell'Interno e della Prefettura.
Ad essere coinvolti nel test la Stazione Ostiense, la sede del Ministero degli Affari Esteri e l'area del Vaticano. L'esercitazione, che prevede anche scene di azione, si svolgeranno fanno sapere le istituzioni in modo "da arrecare meno disagio possibile alla cittadinanza". La simulazione "costituirà una prova importante anche per la messa a punto del dispositivo da attuarsi per la sicurezza in occasione dello svolgimento degli eventi del Giubileo Straordinario della Misericordia", spiegano dalla Prefettura. Il termine dell'esercitazione è previsto per il primo pomeriggio.