Roma, oleodotto in fiamme, l’allarme inquinamento: “Rischio contaminazione falde acquifere”
Il sindaco di Fiumicino Esterino Montino, ha lanciato l'allarme per l'incendio che ha colpito questa notte l'oleodotto di Maccarese. Il primo cittadino del comune portuale ha definito l'episodio "un fatto assolutamente grave" che riguarda "oltre al pericolo per l'incolumità immediata delle persone e delle cose", il pericolo "d'inquinamento da idrocarburi delle falde acquifere e di tutto il territorio attraversato dalla condotta stessa, oltre che di quello circostante".
"I fatti si sono verificati a monte dell'Autostrada, quindi oltre il territorio del Comune di Fiumicino ed esattamente nel Comune di Roma – spiega Montino – Si tratta di un altro tentativo, mal riuscito, di furto di cherosene, avvenuto forzando un pozzetto e la valvola della condotta – continua Montino . Evidentemente il sistema di allarme e i sensori installati (o che dovevano essere installati) non sono stati sufficienti ad evitare il danno".
L'incendio è divampato dopo le due di notte in via Ottolenghi, al confine del XII Municipio di Roma, dove l'oleodotto di Eni "Pantano – Fiumicino" corre parallelamente all'autostrada A1 Roma-Civitavecchia. Ignoti avrebbero tentato di rubare il carburante destinato al rifornire i serbatoi degli arei che decollano dall'aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino: "Non e' la prima volta che si verificano tentativi di effrazione sugli oleodotti. I più gravi provocarono nell'autunno del 2014 un disastro ambientale nella zona di Maccarese e dintorni, parte della quale ricade nella zona della Riserva di Maccarese-Passoscuro":