Roma, neonato rischia di soffocare a Casal Bertone: salvato dai carabinieri
Un neonato ha rischiato di morire per soffocamento a causa di un rigurgito di latte ma due carabinieri gli hanno salvato la vita. L'episodio che sarebbe potuto culminare in tragedia ma che grazie al pronto intervento dei militari si è concluso con il lieto fine, è accaduto nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 8 aprile, a Casal Bertone, nell'omonima via del quartiere della periferia est di Roma. Ad attirare l'attenzione degli uomini dell'Arma sono state le grida di una mamma che si trovava in strada spingendo il passeggino. La donna era in preda al panico, aveva preso il bimbo in braccio perché non riusciva più a respirare. I militari sono intervenuti immediatamente e, avendo compreso subito cosa stesse accadendo, hanno praticato le manovre di disostruzione pediatrica al neonato per cercare di liberargli le vie aeree e fare spazio all'aria in ingresso, riuscendo a farlo respirare di nuovo. Nel frattempo i carabinieri hanno dato l'allarme chiedendo l'intervento di un'ambulanza. Sul posto, ricevuta la chiamata d'emergenza, è intervenuto il personale sanitario del 118 che ha soccorso il piccolo trasportandolo al Policlinico Umberto I. Una volta arrivato nel nosocomio, il bimbo è stato ricoverato ma secondo le informazioni apprese, non sarebbe in pericolo di vita. Decisivo e fondamentale infatti, l'intervento e le manovre praticate dai carabinieri, che hanno sventato il peggio, scongiurando che il neonato subisse gravi danni cerebrali per restando per un tempo prolungato senza ossigeno o che addirittura morisse.
Encomio solenne a un carabiniere: salvò un bimbo dal soffocamento
Gli angeli esistono e alcuni portano la divisa. È il caso dei due carabinieri eroi di Casal Bertone come del loro collega Luca Trotta, un appuntato che presta servizio nella stazione di Acquafondata che ha ricevuto un encomio solenne per aver salvato dal soffocamento un bimbo di tre anni. La vicenda risale allo scorso gennaio, all'interno di un centro commerciale di Cassino, dove il bambino era a spasso insieme ai genitori e improvvisamente avrebbe smesso di respirare. A rispondere al grido d'aiuto di mamma e papà è stato proprio il militare, libero dal servizio e in giro con la famiglia per negozi. Il militare lo ha soccorso praticandogli le manovre di rianimazione e salvandogli di fatto la vita.