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Roma, maxi sequestro di frutta, verdura e piante: multa da 10mila euro

I poliziotti hanno sequestrato frutta, verdura e piante ornamentali a esercizi commerciali e negozi gestiti da cittadini bengalesi nel quartiere Appio-Latino a Roma, multati per 10mila euro. Lo scorso 8 marzo a Ottavia gli agenti hanno sequestrato una tonnellata di frutta e verdura e l’hanno data in beneficenza.
A cura di Alessia Rabbai
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Vendevano frutta, verdura e piante ornamentali ma hanno ricevuto una multa di 10mila euro e la loro merce è stata sequestrata. È accaduto ad attività commerciali e frutterie gestite da cittadini bengalesi nel quartiere Appio-Latino di Roma durante i controlli degli agenti della polizia locale. Ieri il Gruppo Sicurezza Sociale Urbana e VII Gruppo ‘ex Appio' hanno svolto alcune verifiche e hanno riscontrato violazioni in materia di occupazione suolo pubblico e pubblicità dei prezzi, oltre ad irregolarità rilevate su alcune bilance utilizzate per pesare la merce venduta ai clienti. Oltre alla sanzione amministrativa, i poliziotti hanno sequestrato circa 250 chilogrammi di frutta e 293 piante ornamentali.
L'ultimo intervento è stato eseguito questa mattina dagli agenti del V Gruppo Prenestino con multe e un maxi sequestro nei confronti di una frutteria in zona Tor De'Schiavi, gestita da un cittadino egiziano, per mancato rispetto delle norme previste per la vendita di merce sul suolo pubblico. Gli agenti hanno sequestrato circa circa 1400 chilogrammi di frutta e verdura.

Gli agenti sequestrano una tonnellata di frutta e verdura che va in beneficenza

Lo scorso 8 marzo gli agenti della polizia locale di Roma Capitale hanno sequestrato una tonnellata di frutta e verdura durante alcuni controlli nel quartiere di Ottavia e hanno multato i titolari "per il mancato rispetto delle norme previste per la vendita della merce sul suolo pubblico". La merce sequestrata è stata data in beneficenza, così da non andare sprecata. Normalmente viene stoccata in caso di reclami da parte dei proprietari, o altrimenti distrutta in caso di comprovata pericolosità: nel caso però questa sia deperibile (come per i prodotti alimentari in questione) e marcirebbe nel tempo in cui verrebbero espletate eventuali controversie, questa può essere donata in beneficenza.

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