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Roma, madre denuncia la figlia tossicodipendente: subiva violenze e soprusi dal 2014

Una donna ha denunciato la figlia di 23 anni che da anni la picchiava: la ragazza, che ha seri problemi di tossicodipendenza, una volta le ha anche puntato il coltello alla gola per farsi consegnare il denaro. Le violenze andavano avanti dal 2014: per sfuggire alla rabbia della figlia, la donna aveva blindato la porta della camera da letto.
A cura di Natascia Grbic
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Angherie e soprusi andavano avanti da tempo. Una donna costretta a vivere nel terrore, in balia di una figlia con problemi di tossicodipendenza che la picchiava costantemente per avere i soldi per comprare la droga. E alla fine, stanca di non poter più vivere in pace, ha deciso di denunciare la figlia ai carabinieri della Stazione Roma Macao. La ragazza, che ha solo 23 anni, è stata così arrestata e portata nel carcere di Rebibbia a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Un gesto disperato quello della madre, che subiva continue violenze sin dal 2014. Oltre a picchiarla, la figlia una volta le ha anche puntato un coltello alla gola per farsi consegnare il denaro per acquistare gli stupefacenti. Per paura di quello che le avrebbe potuto fare, la madre – una donna di 59 anni – ha persino blindato la camera da letto. Ma le violenze continuavano, giorno dopo giorno. Fino all'epilogo che ha visto la figlia essere rinchiusa in prigione.

Roma, 28enne tossicodipendente picchia e minaccia genitori con un cavatappi

Negli ultimi mesi sono molti i casi di cronaca che vedono i figli prendersela con i genitori – spesso picchiandoli e minacciandoli di morte – e in quasi tutti i casi c'entra la droga. I problemi di tossicodipendenza di questi ragazzi e le crisi d'astinenza li trasformano completamente, facendogli perdere il ragionamento e portandoli a compiere atti che in condizioni normali non avrebbero probabilmente mai messo in atto. Solo qualche settimana fa, un ragazzo di 28 anni è stato arrestato dopo aver picchiato il padre e la madre, che non hanno voluto dargli il denaro per acquistare la droga. Stanchi delle continue richieste e decisi a non voler più contribuire a dargli ciò che lo stava distruggendo, si sono rifiutati all'ennesima richiesta di soldi. Il ragazzo prima li ha pestati, minacciandoli con un cavatappi. Poi ha preso il portafogli e due orologi ed è uscito dall'appartamento. È stato arrestato poco dopo: il padre aveva chiamato il 112.

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