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Latina, si barrica in casa col fratello piccolo e picchia i carabinieri: arrestato 20enne

Un ragazzo di 20 anni è stato arrestato dai carabinieri in provincia di Latina con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane si era chiuso in casa col fratello più piccolo e rifiutava di uscire: i militari sono entrati nell’abitazione da una finestra ma sono stati aggrediti.
A cura di Natascia Grbic
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Immagine di repertorio
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Sono sempre di più i casi di violenza in famiglia che vedono i figli aizzarsi contro i genitori. L'ultimo è stato registrato a Comignano, nel comune di Itri, in provincia di Latina, dove i carabinieri hanno arrestato un ragazzo di vent'anni per maltrattamenti in famiglia, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. A chiamare le forze dell'ordine è stata la madre del giovane, una donna di 49 anni, disperata perché il figlio si era barricato in casa col fratello minore e rifiutava sia di uscire, sia di far entrare la madre nell'appartamento. Una volta arrivati sul posto, i militari hanno cercato di convincere il 20enne a uscire dall'abitazione, senza però riuscirci. Dopo una lunga trattativa sono riusciti a persuaderlo a far uscire almeno il fratello dall'appartamento, ma il 20enne si è rifiutato di far entrare gli agenti e la madre. Ed è stato allora che i carabinieri hanno deciso di entrare da una finestra lascia aperta. Una volta all'interno sono stati aggrediti a calci e pugni: il giovane è stato quindi immobilizzato e arrestato. Non si sa perché si sia comportato in questo modo: se voleva costringere la madre a dargli dei soldi o se abbia avuto una crisi. Le cause saranno accertate dagli inquirenti nelle prossime ore.

28enne picchia genitori: non volevano dargli i soldi per la droga

L'ultimo episodio noto di figli che aggrediscono i genitori risale solo a qualche giorno fa. Stavolta a essere arrestato è stato un ragazzo di 28 anni, che da mesi maltrattava i genitori, picchiandoli e minacciandoli per farsi consegnare i soldi per la droga. All'ennesima richiesta di denaro, il padre ha provato a opporsi, rifiutandosi di dargli ciò che – prima o poi – lo avrebbe condotto alla rovina. Il 28enne non ha voluto però accettare il rifiuto, e ha iniziato a malmenare i genitori, minacciandoli anche con un cavatappi. Poi, si è fatto consegnare due orologi e il portafogli ed è scappato via. Il padre ha chiamato il 112, e i militari hanno rintracciato il ragazzo poco distante da casa: lo hanno arrestato con l'accusa di rapina, atti persecutori, lesioni e maltrattamenti in famiglia.

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