Roma, i consigli del New York Times: “Uscite al Pigneto e mangiate a Centocelle”

Roma alla scoperta dei luoghi del film "La Grande Bellezza" di Paolo Sorrentino e sulle tracce di Jep Gambardella. La Capitale scoperta per le sue periferie e i suoi quartieri popolari più che per i monumenti e i palazzi del centro storico. Questi i consigli del New York Times che ha parlato della "città eterna" nella sua rubrica "36 Hours", consigli di viaggio per i fine settimana nelle capitali più belle del mondo. Nonostante i problemi e le contraddizioni raccontate nel film premiato all'Oscar, Roma, scrive il New York Times, "è magnifica". Secondo il quotidiano americano, avendo a disposizione solo 36 ore, bisognerebbe seguire questo itinerario: si parte venerdì con una visita alle Terme di Caracalla, uno dei luoghi della Grande Bellezza, un giro per gallerie d'arte, poi cena a Centocelle (il locale consigliato è il Mazzo, "uno dei ristoranti più creativi" della città) e infine, per chiudere la serata, un drink al Pigneto: al Co.So per un cocktail, allo Yeah! per la musica live e da Birra+ per una pinta. Già Vanity Fair, lo scorso anno, aveva paragonato il Pigneto a Brooklyn definendo il quartiere come "il regno degli hipster".
Il sabato si parte con i mercati cittadini, quello di Testaccio in testa, un panino Gourmet a Trastevere, visita al Macro per scoprire le sue opere d'arte contemporanea, un gelatino e poi cena e dopocena a Monteverde nei pressi del Gianicolo. Domenica mattina, alla famosissima San Pietro, preferire la basilica di San Paolo fuori le mura, e poi per concludere il fine settimana romano, una bella pizza.