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Pigneto come Brooklyn: Vanity Fair promuove “il regno degli hipster”

Il Pigneto sembra Brooklyn, che da qualche anno è il nuovo quartiere degli artisti di New York. Parola di Vanity Fair che in un articolo elogia il quartiere romano.
A cura di En.Ta.
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Il Pigneto sembra Brooklyn, che da qualche anno è il nuovo quartiere degli artisti di New York. Parola di Vanity Fair che in un articolo elogia il quartiere romano. “Un quartiere a circa 25 minuti di metropolitana dal centro della città. Pigneto è noto per i suoi ristoranti, bar e locali notturni. È la casa per gli studenti della vicina La Sapienza, una delle più grandi università di Roma, e per le giovani famiglie”, scrive l’autore dell’articolo Andrea Whittle. “Molto diverso dal centro della città antica, ci sono nuovi condomini e piccole case con giardini privati, alcuni visibili dalla strada. Sopra ci sono balconi carichi di piante e posti a sedere all'aperto; intorno a noi c’erano i sottili pini marittimi che danno il quartiere il suo nome”, continua il giornalista americano che passa poi a descrivere l’area pedonale di via del Pigneto con i suoi locali e la sua movida notturna.

“Un tempo era un luogo noto per droga e violenza, e sebbene recentemente abbia guadagnato la reputazione di una enclave creativa, la percezione tra alcuni abitanti del luogo rimane”, confessa l’autore. Ma il Pigneto, un po' per i suoi locali e i suoi murales, un po' per la vicinanza al centro (come Brooklyn lo è a Manhattan), rimane il quartiere più simile a quello newyorkese oltre il famoso ponte.

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