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Roma e il decoro urbano: multe per chi stende panni alle finestre e fa gocciolare acqua in strada

Numerosi i divieti presenti nel nuovo regolamento di polizia urbana a Roma in vigore da quest’estate: dopo quello di sedersi sui beni monumentali della Capitale, compresa la celebre scala di Trinità dei Monti, sono diverse le norme restrittive che comprendono tra gli altri il divieto di stendere panni alle finestre, di far gocciolare l’acqua in strada dai balconi e di far “suonare troppo a lungo gli antifurti di casa”.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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I divieti a quanto pare non arrivano mai da soli, e così, a Roma, nel nuovo regolamento di polizia urbana è compreso anche quello di stendere i panni alle finestre. Una norma che rientra in quella serie di divieti messi in atto per tutelare il decoro urbano della città e che a quanto pare non riguardano solo i monumenti storici ma anche le abitudini quotidiane dei romani: nello specifico è vietato esporre o stendere all'aperto in aree, recinti o spazi privati, sia biancheria che qualunque altro oggetto visibile dalle vie e piazze pubbliche: chi non rispetta la norma può essere sanzionato con una multa di fino a 100 euro. Stretta anche a chi innaffia le piante su balconcini e finestre: "lo stillicidio sulla strada o sulle aree aperte al pubblico transito" può portare a una multa anche in questo caso di 100 euro.

Regolamento di polizia urbana a Roma: vietato sedersi a Trinità dei Monti

Nuove regolamentazioni anche per i cosiddetti rumori molesti come quelli degli antifurti nelle abitazioni che devono essere dotati di un "dispositivo temporizzatore che ne limiti il tempo di emissione sonora ad un massimo di cinque minuti complessivi" così da limitare il disturbo arrecato a chi è intorno. Mentre dalle 22 alle 8 i servizi di nettezza urbana e il carico e scarico di cose, nell'abitato e nelle zone limitrofe, "devono effettuarsi in modo da non disturbare il riposo delle persone". Infine per evitare una multa è meglio munirsi di bottiglie o bicchiere quando si decide di bere da una delle fontanelle della città, i cosiddetti nasoni: attaccarsi è infatti vietato. Solo ieri il divieto di sedersi sui beni monumentali della Capitale, tra i quali rientra anche la celebre scalinata di Trinità dei Monti  ha suscitato non poche polemiche tra cittadini e turisti: si potrà d'ora in avanti stazionare sui gradini solo in piedi, così da poter scattare qualche foto ricordo, ma non sedersi, anche in questo caso i trasgressori potrebbero essere costretti a pagare una multa che fai dai 150 a 400 euro di sanzione.

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