È finita ormai da qualche tempo la luna di miele tra la prima cittadina di Roma Virginia Raggi e il ministro dell'Interno Matteo Salvini. In più di un'occasione il leader della Lega non ha risparmiato critiche alla sindaca, non riuscendo a trattenere la smania di occupare il Campidoglio con le truppe leghiste alla guida del centrodestra. Ma per il momento Salvini dovrà aspettare: superato indenne lo scoglio giudiziario, con una sentenza di assoluzione dall'accusa di falso perché il fatto non costituisce reato, Raggi sembra decisamente ringalluzzita e determinata a portare a termine il mandato senza nuovi incidenti di percorso.
Ieri poi dall'aula Giulio Cesare la maggioranza del Movimento 5 stelle, alleato di Salvini al governo del paese ma evidentemente non nella capitale, ha rifilato un sonoro ceffone al titolare del Viminale, approvando una mozione che boccia il Decreto Sicurezza, sottolineando i gravi effetti negativi che avrà sulla tenuta sociale della città e sotto il profilo della sicurezza. "Gli effetti di questo decreto potrebbero essere devastanti per il nostro territorio. – sottolinea Maria Agnese Catini, prima firmataria della mozione -Dobbiamo chiedere un'interlocuzione con il Governo perché si apra un tavolo con i Comuni, sia con quelli piccoli sia con quelli grandi, per valutare gli impatti del decreto e gli effetti sui territori. Allo stesso tempo chiediamo che venga rafforzato il sistema dell'accoglienza per tutte le fragilità". "Roma è una città già complessa, questo decreto legge va a smantellare il sistema Sprar quando noi del nostro eravamo estremamente fieri, perché era stato pensato e calibrato per valutare gli effetti sul territorio e avere delle concentrazioni minime di migranti sui territori, distribuirli equamente e intraprendere dei percorsi d'inclusione. È stato stimato che con l'applicazione di questo decreto circa 1.000 persone rischiano di uscire dal sistema Sprar, e allora noi ci domandiamo: come si possono dare delle risposte alla città e alle persone che prima venivano accolte così?", aggiunge Catini.
La mozione, approvata con 28 voti favorevoli – i consiglieri di M5s, Pd e Si – impegna la sindaca e la giunta a "chiedere al ministro dell'Interno e al Governo di aprire un confronto istituzionale con Roma e le città italiane, al fine di valutare le ricadute concrete di tale decreto sull'impatto in termini economici, sociali e sulla sicurezza dei territori". La mozione, già anticipata nel suo contenuto dalle critiche rivolte al Decreto Sicurezza dell'assessora al Sociale Laura Baldassarre negli studi di Fanpage.it , ha spaccato la maggioranza con alcuni consiglieri pentastellati che hanno preferito abbandonare l'aula. Contrari ovviamente i consiglieri di Fratelli d'Italia e Lega che hanno votato no.