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Roma, da Raggi schiaffo alla Lega. Il M5s boccia il Decreto Salvini: “Effetti devastanti”

In Campidoglio il Movimento 5 stelle, con alcune defezioni, vota con il centrosinistra una mozione che boccia il Decreto Sicurezza di Salvini. “Gli effetti di questo decreto potrebbero essere devastanti per il nostro territorio”, sottolinea Catini, prima firmataria del documento approvato ieri.
A cura di Valerio Renzi
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È finita ormai da qualche tempo la luna di miele tra la prima cittadina di Roma Virginia Raggi e il ministro dell'Interno Matteo Salvini. In più di un'occasione il leader della Lega non ha risparmiato critiche alla sindaca, non riuscendo a trattenere la smania di occupare il Campidoglio con le truppe leghiste alla guida del centrodestra. Ma per il momento Salvini dovrà aspettare: superato indenne lo scoglio giudiziario, con una sentenza di assoluzione dall'accusa di falso perché il fatto non costituisce reato, Raggi sembra decisamente ringalluzzita e determinata a portare a termine il mandato senza nuovi incidenti di percorso.

Ieri poi dall'aula Giulio Cesare la maggioranza del Movimento 5 stelle, alleato di Salvini al governo del paese ma evidentemente non nella capitale, ha rifilato un sonoro ceffone al titolare del Viminale, approvando una mozione che boccia il Decreto Sicurezza, sottolineando i gravi effetti negativi che avrà sulla tenuta sociale della città e sotto il profilo della sicurezza. "Gli effetti di questo decreto potrebbero essere devastanti per il nostro territorio. – sottolinea Maria Agnese Catini, prima firmataria della mozione -Dobbiamo chiedere un'interlocuzione con il Governo perché si apra un tavolo con i Comuni, sia con quelli piccoli sia con quelli grandi, per valutare gli impatti del decreto e gli effetti sui territori. Allo stesso tempo chiediamo che venga rafforzato il sistema dell'accoglienza per tutte le fragilità". "Roma è una città già complessa, questo decreto legge va a smantellare il sistema Sprar quando noi del nostro eravamo estremamente fieri, perché era stato pensato e calibrato per valutare gli effetti sul territorio e avere delle concentrazioni minime di migranti sui territori, distribuirli equamente e intraprendere dei percorsi d'inclusione. È stato stimato che con l'applicazione di questo decreto circa 1.000 persone rischiano di uscire dal sistema Sprar, e allora noi ci domandiamo: come si possono dare delle risposte alla città e alle persone che prima venivano accolte così?", aggiunge Catini.

La mozione, approvata con 28 voti favorevoli – i consiglieri di M5s, Pd e Si – impegna la sindaca e la giunta a "chiedere al ministro dell'Interno e al Governo di aprire un confronto istituzionale con Roma e le città italiane, al fine di valutare le ricadute concrete di tale decreto sull'impatto in termini economici, sociali e sulla sicurezza dei territori". La mozione, già anticipata nel suo contenuto dalle critiche rivolte al Decreto Sicurezza dell'assessora al Sociale Laura Baldassarre negli studi di Fanpage.it , ha spaccato la maggioranza con alcuni consiglieri pentastellati che hanno preferito abbandonare l'aula. Contrari ovviamente i consiglieri di Fratelli d'Italia e Lega che hanno votato no.

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Giornalista pubblicista e capo area della cronaca romana di Fanpage.it. Ho collaborato prima prima di arrivare a Fanpage.it su il manifesto, MicroMega, Europa, l'Espresso, il Fatto Quotidiano. Oltre che di fatti e politica romana mi occupo di culture di destra e neofascismi. Ho scritto per i tipi di Edizione Alegre "La politica della ruspa. La Lega di Salvini e le nuove destre europee" (2015) e per Fandango Libri "Fascismo Mainstream" (2021).
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