video suggerito
video suggerito

Roma città record di femminicidi, ma Raggi chiude Lucha y Siesta e la Casa delle Donne

Secondo il Rapporto Eures su “Femminicidio e violenza di genere”, a Roma spetta il primato di città con più femminicidi in Italia nel 2018. Un record drammatico, che mostra come l’emergenza sia diventata problema strutturale nella capitale. E la sindaca che fa? Chiude i luoghi pilastro della lotta alla violenza contro le donne.
A cura di Natascia Grbic
5.391 CONDIVISIONI
Immagine

Dalle rapine agli omicidi, i reati diminuiscono in tutta Italia. Se però i furti, le aggressioni e le sparatorie sono in calo, non lo sono i crimini contro le donne. Questi ultimi hanno invece subito un aumento drammatico diventando – più che un'emergenza – un problema strutturale nel nostro paese. Secondo quanto riportato dal Rapporto Eures 2019, ogni 17 minuti in Italia una donna è vittima di violenza. Maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, stalking e femminicidi: e se si considerassero anche le percosse e le lesioni dolose, i minuti sarebbero molti di meno. Dati drammatici, che non producono però un discorso pubblico adeguato alla situazione né tanto meno politiche pubbliche all'altezza.

È il nucleo familiare il luogo dove si verificano il maggior numero di reati

La quasi totalità dei reati avviene all'interno del nucleo familiare: la maggior parte sono perpetrati da mariti, fidanzati e conviventi. I motivi? Quasi sempre possesso e gelosia morbosa. I dati che documentano questa drammatica situazione attestano come la cultura machista e patriarcale sia ben lontana dall'essere sradicata in Italia: la strada da fare è ancora molta, soprattutto se si considera che quelli Eures sono dati ricavati dalle denunce. E  sono molte le donne che subiscono violenza che non si rivolgono alle forze dell'ordine.

A Roma record di femminicidi

La regione Lazio è al quarto posto per numero di donne uccise nel 2018, mentre Roma primeggia come città con nove femminicidi avvenuti solo lo scorso anno. La situazione non è migliore nemmeno per quanto riguarda gli altri reati: nel Lazio le denunce per maltrattamenti in famiglia sono aumentate del 42,9% rispetto al 2014: 1.880 nel 2018, rispetto alle 1.316 del 2014 e alle 1.648 del 2017. Drammatici anche i numeri delle violenze sessuali: nove denunce ogni 100mila residenti solo nel Lazio.

Roma la città che odia le donne e vuole chiudere gli spazi femministi

Alcune donne denunciano i compagni violenti e fuggono, altre rimangono con loro. Perché? I motivi sono molti, e non sono mai banali. Paura per la propria incolumità, per quella dei figli e dipendenza economica, sono tra i più diffusi. Ogni situazione è diversa e andrebbe affrontata con la massima cura. Roma però, non brilla dal punto di vista del supporto alle donne vittime di violenza: basti pensare che secondo la Convenzione di Istanbul – ratificata dall'Italia – ogni Regione deve avere una casa rifugio ogni 10mila abitanti. La capitale, con i suoi tre milioni di abitanti, dovrebbe mettere a disposizione 300 posti. Invece ce ne sono solo 25, un numero decisamente irrisorio. E se all'amministrazione capitolina va dato atto di aver aperto nuovi centri antiviolenza, bisogna però anche chiederle come intende aiutare concretamente le donne che si rivolgono alle sue strutture. A discapito delle belle parole spese, ci troviamo con la prima sindaca donna che vuole chiudere due dei luoghi che più hanno aiutato le donne in questi anni: Lucha y Siesta e la Casa Internazionale delle Donne. A nulla sembrano servire le mobilitazioni dei cittadini, gli appelli delle attiviste, e del mondo della cultura: il M5s va avanti come un caterpillar, senza ascoltare nessuno e soprattutto quelle donne che dice di voler aiutare.

5.391 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views