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Roma, sciacalli rubano portafogli a ciclista morto, la moglie: “Non li perdono”

Hanno rubato il portafogli di un uomo agonizzante a terra dopo essere stato investito da un camion e sono andati a prelevare 500 euro a dieci minuti dalla sua morte. La polizia sta dando la caccia ai due sciacalli che hanno derubato il ciclista investito da un camion sabato pomeriggio sulla via Tiburtina.
A cura di Natascia Grbic
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Immagine di repertorio
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Hanno preso il portafogli di un uomo agonizzante a terra e sono andati a prelevare 500 euro da un bancomat dell'Unicredit in via dei Monti Tiburtini. Ma sono stati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza dell'istituto e potrebbero essere arrestati a breve. La vittima è Fulvio Di Simone, il ciclista 54enne morto sulla via Tiburtina dopo essere stato investito da un camion nel pomeriggio di sabato. Per l'uomo non c'è stato nulla da fare: quando sono arrivati i soccorsi era già morto. L'autista del mezzo che ha colpito Fulvio si è subito fermato per aiutarlo: sarà probabilmente denunciato per omicidio stradale come atto dovuto. Ma la vicenda ha da subito assunto contorni ancora più tragici quando gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato l'uomo privo di portafogli e senza i documenti di riconoscimento. Motivo per il quale ci sono volute diverse ore per identificarlo. Ed è apparso subito chiaro che qualche sciacallo ha approfittato del terribile incidente di cui è stato vittima l'uomo per ripulirlo dei suoi averi.

Ciclista investito sulla Tiburtina, la moglie: "Non perdono gli sciacalli"

Ad accorgersi del prelievo di 500 euro, la famiglia del ciclista investito, che ha ricevuto la notifica dell'operazione tramite il servizio di home banking. E, dato che Fulvio Di Simone era morto già da dieci minuti quando questi sono stati effettuati, era chiaro che non poteva essere stato lui. Chi ha rubato il portafogli ha trovato il codice di sblocco della carta insieme ai documenti e ha effettuato due prelievi da 250 euro ciascuno. Le indagini per risalire all'identità di chi ha compiuto questo gesto, sono state affidate agli agenti di polizia del commissariato di San Basilio. "Ho perdonato l'autista perché è stato un incidente e si è fermato a prestare soccorso – ha detto la moglie del ciclista a Il Messaggero – Ma non perdonerò chi ha compiuto questo gesto ignobile".

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