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“Roma canta”, 50 anni fa il disco di Gabriella Ferri che dava nuova vita alla canzone romana

Cinquant’anni fa usciva “Roma canta”, la seconda creazione di Gabriella Ferri, la regina della musica romana. Al suo interno canzoni come “La società dei magnaccioni” e “Alla renella”, oltre ad alcuni dei principali stornelli capitolini. Tutta la Capitale la omaggia ancora a distanza di mezzo secolo.
A cura di Tommaso Franchi
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Roma canta ancora oggi le canzoni di Gabriella Ferri, la regina della musica romana. A distanza di cinquant'anni si celebra il suo secondo album, dal titolo "Roma canta": una sorta di presagio, visto che le canzoni della donna di Testaccio sono oggi celebrate e intonate in tutta Italia. Dopo il primo album, che prende il nome della stessa cantante, uscì proprio "Roma canta". Un omaggio alla Capitale che l'aveva cresciuta e che l'avrebbe poi consegnata al mondo della musica. I brani al suo interno diedero linfa nuova alle canzoni romane, restituendo valore alla tradizione canora capitolina e agli stornelli classici. Tra le dodici tracce dell'album spicca una versione scanzonata de "La società dei magnaccioni", cavallo di battaglia della Ferri, oltre a stornelli meno conosciuti, come "Alla renella", in omaggio al fiume Tevere, e "Vitti ‘na crozza", interpretata anche da Domenico Modugno.

Una carriera dedicata a Roma

Molti brani dell'album sono incisi e cantati insieme a Luisa De Santis, quella che agli inizi fu la sua compagna di carriera. Insieme a lei la Ferri aveva fondato il duo "Luisa e Gabriella", ma la prima, dopo aver raggiunto la popolarità, scelse di ritirarsi dalle scene, lasciando Gabriella Ferri da sola sul palco. La cantante romana si è distinta anche nel mondo del cinema, recitando nel film "Remo e Romolo – Storia di due figli di una lupa". Per anni è stata presente anche nel piccolo schermo, ospite delle trasmissioni di Mike Bongiorno e nei varietà italiani, ma il suo cuore era per la musica. Ha registrato quindici album e ha prodotto moltissimi singoli. Negli ultimi anni di vita aveva diminuito i concerti a causa della depressione che l'aveva colpita in età adulta. La sua morte, avvenuta il 3 aprile del 2004 a Corchiano, ha lasciato un vuoto nei cittadini romani che la ricordano con le sue canzoni.

La poesia sulla sua tomba

Oggi Gabriella Ferri è sepolta nel cimitero del Verano. Sulla sua tomba, come voluto dal marito Seva Borzak, si trova una poesia, semplice e incisiva al tempo stesso: "Di notte i tuoi occhi brillavano più forte della luce di giorno, il tuo amore riscaldava più del sole". Un amore che raggiunse i cittadini romani che oggi, a distanza di cinquant'anni, omaggiano la carriera di Gabriella, ringraziandola per aver dato voce a Roma facendola cantare in eterno.

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