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Roma, arriva l’esercito nel campo rom di via Salviati. Virginia Raggi: “Basta roghi tossici”

Sono iniziate le operazioni di presidio dell’esercito nei campi rom al posto dei vigili urbani. Ad annunciarlo da Roma, la sindaca Virginia Raggi. Il primo insediamento a essere controllato dai militari è quello di via Salviati: si proseguirà poi con Castel Romano, attualmente il più grande in Italia.
A cura di Natascia Grbic
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L'esercito nel campo rom di via Salviati
L'esercito nel campo rom di via Salviati

A fine febbraio era stato annunciato l'impiego dell'esercito al posto dei vigili urbani nei campi rom di Roma: oggi sono partite le prime operazioni nell'insediamento di via Salviati, che dovrebbero poi proseguire anche in quello di Castel Romano (attualmente il più grande d'Italia). La decisione è stata presa lo scorso mese dal Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza dopo le proteste dei vigili urbani. "Sono iniziate questa mattina le operazioni di bonifica e di messa in sicurezza della zona di fronte al campo rom tra via Sansoni e via Salviati – ha detto la sindaca Virginia Raggi – Verrà delimitata un'area in cui saranno controllati tutti i veicoli in transito. Obiettivo è evitare che siano trasportati materiali utilizzati nel drammatico fenomeno dei roghi tossici. Materiali trasportati illegalmente, spesso rubati, che vengono bruciati fino ad emettere miasmi nocivi per chi li respira. Una pratica criminale, inaccettabile, che stiamo contrastando con fermezza".

Esercito nei campi rom, Ama inizia le operazioni di bonifica

"In uno dei primi comitati di ordine e sicurezza a cui ho partecipato, avevo proprio chiesto l'impiego dei militari: finalmente questa richiesta è stata accolta – ha continuato la sindaca Raggi – Per questo ringrazio la Prefettura; il ministero dell'Interno, il ministero della Difesa, l'esercito italiano, gli uomini della Brigata Sassari già impiegati a Roma nell'operazione strade sicure e gli uomini della Polizia capitolina che coordinano l'operazione. Ama inoltre inizierà le operazioni di bonifica dei cumuli di spazzatura che inondano parte di via Sansoni. È il primo tassello del percorso avviato con i militari della Brigata Sassari. Si apre così un nuovo capitolo: non devono e non possono più esistere zone franche, in cui la salute dei cittadini venga messa a repentaglio". E proprio la scorsa settimana un grosso rogo è divampato nel campo rom di Castel Romano: non si conoscono ancora le cause dell'incendio, che ha reso l'aria irrespirabile per diverse ore, ma quel che è certo è che la nube ha tormentato per ore i residenti che abitano in zona. Le fiamme, infatti, si sono sprigionate in un'area piena di rifiuti e si sono propagate in modo molto veloce.

La protesta di Nazione Rom: "Come ai tempi di Hitler e Mussolini"

Se i militari nei campi rom sono stati salutati con favore da Virginia Raggi, diversa è l'opinione dell'associazione Nazione Rom, che ha parlato di accanimento e guerra etnica. "Una intera etnia viene accusata pubblicamente di compiere crimini ambientali – hanno detto – È dai tempi di Hitler e Mussolini che non avvenivano processi sommari – commentano i responsabili dell'associazione – I gerarchi, dopo l'instaurazione delle ‘leggi in difesa della razza' accusavano indiscriminatamente Ebrei e Rom di essere criminali. Si minaccia di sequestrare furgoni. Molte famiglie hanno come unico sostentamento economico quello della raccolta differenziata del ferro. Si trasformano i campi in enclave militari sottoposti, de facto, ad una nuova giurisdizione: quella del razzismo di stato".

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