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Roma 2024, Montezemolo: “Grillo dice no alle Olimpiadi? È stata eletta Raggi non lui”

Presentato il censimento degli impianti sportivi della capitale portato a termine dal Comitato Roma 2024, consultabile online, in vista dei giochi olimpici. Montezemolo incalza il Campidoglio: “Grillo dice no alle Olimpiadi ma chi è stata eletta è la Raggi, non lui”.
A cura di Valerio Renzi
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Ormai manca davvero poco al 6 ottobre, la data entro la quale l'Italia dovrà confermare la candidatura di Roma ad ospitare i giochi olimpici nel 2024. E per farlo è indispensabile avere la firma del sindaco della capitale Virginia Raggi. Se Beppe Grillo solo due giorni fa ha ribadito il no ai giochi senza se e senza ma, dal canto suo il premier Matteo Renzi ha ribadito che "non esiste un piano b". Se Raggi non firma e il Movimento 5 stelle non dice sì, la candidatura sfuma.

"Grillo dice no alle Olimpiadi ma chi è stata eletta è la Raggi, non lui", ha incalzato oggi Luca Cordero di Montezemolo, presidente del Comitato promotore. E nei giorni scorsi degli spiragli si erano aperti, perché il M5s ha detto sempre no alle olimpiadi in queste condizioni. Così l'assessore all'Urbanistica Paolo Berdini, l'anima più radicale della giunta, aerava aperto ad ospitare i giochi, ma ad alcune condizioni: il ritiro del progetto del villaggio olimpico a Tor Vergata sui terreni di Caltagirone, l'investimento in strutture già esistenti e la certezza di avere fondi da parte del Governo. Tutte condizioni che il Coni e il Governo si sono detti disponibili a discutere, poi la crisi di giunta e il diktat di Grillo.

Il censimento degli impianti sportivi di Roma

In attesa di una scelta da parte del Campidoglio il lavoro del Comitato promotore prosegue. Oggi è stato presentato il "Censimento e monitoraggio degli impianti sportivi sul territorio della città di Roma", nella cornice dello stadio Flaminio, al momento inutilizzato. Presenti oltre a Montezemolo il numero uno del Coni Giovanni Malagò e la coordinatrice Diana Bianchedi. Il dossier contiene il censimento di 2.221 impianti sportivi di cui quasi la metà pubblici, comprese le palestre delle scuole.

I dati della ricerca, svolta da 25 giovani ingegneri e architetti, è consultabile online: "Si tratta di un primo lascito che la candidatura ha voluto destinare alla città come patrimonio e strumento di pianificazione, indipendentemente dal prosieguo della stessa candidatura olimpica". Il censimento aveva tra gli obiettivi anche l'individuazione di impianti da ristrutturare e destinare agli allenamenti degli sportivi durante i giochi, e per capire dove sia necessario realizzare nuovi impianti per rispondere ad una carenza di offerta di pratica sportiva accessibile a tutti e di strutture adeguate.

Il progetto: 15 nuovi palazzetti dello sport polifunzionali

Nei progetti del Comitato Roma 2024 anche il progetto "Legacy", che vede la costruzione di 15 nuovi palazzetti polifunzionali per gli allenamenti da lasciare in eredità alla città, che costeranno tra i 3 e i 3,7 milioni. Le strutture sarebbero pensate per ospitare sia società sportive di base, sia per essere teatro di competizioni nazionali e non solo.

"Una volta studiato il dossier olimpico in maniera approfondita penso che nessuno possa rinunciare a questa opportunità. Per questo credo che alla fine troveremo un accordo", ha dichiarato Diana Bianchedi. Mentre Malagò ha ribadito di non conoscere la data dell'incontro con Virginia Raggi e di stare attendendo indicazioni dal Campidoglio.  Montezemolo ha incalzato sulle polemiche rispetto ai costi dell'evento:"È sbagliato fare paragoni con le 0limpiadi del passato perché quelle del 2024 saranno le prime organizzate secondo l'agenda 2020, che ha influenza sui costi. L'agenda prevede impianti temporanei; la possibilità di svolgere manifestazioni fuori dalla città ospitante, con un conseguente risparmio economico; ed inoltre la città vincitrice incassa 1,7 miliardi che sono fondamentali per il rinnovamento o la creazione di impianti".

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