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Roberto Spada trasferito nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo

Roberto Spada trasferito da Regina Coeli al carcere di massima sicurezza di Tolmezzo (Udine): per gli inquirenti è un soggetto ad “elevata pericolosità” e deve essere tenuto lontano dall’ambienta criminale di provenienza.
A cura di Valerio Renzi
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Roberto Spada, in carcere per l'aggressione a un giornalista e un operatore della trasmissione Rai ‘Nemo, sarà trasferito nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo in provincia di Udine. Spada è accusato di lesioni e gli è stata contestata l'aggravante del metodo mafioso nel condurre l'aggressione. L'episodio – che ha conquistato la prima pagina dei giornali riaccendendo i riflettori sulle mafie a Ostia dopo il primo turno – è nato dalla domanda posta a Spada dal giornalista Daniele Piervincenzi in merito ai suoi rapporti con l'estrema destra di Casa Pound, reduce da un'importante affermazione elettorale.

Roberto Spada è considerato un soggetto di "elevata pericolosità"

Il trasferimento, da quanto è stato reso noto, è stato predisposto perché il carcere di Regina Coeli non è attrezzato per un tipo di detenzione cautelare, che ha l'obiettivo di slegare l'imputato dal suo ambiente crinale di provenienza, condizioni che sarebbero assenti anche in altre case circondariali del Lazio. Una decisione che la Direzione generale detenuti ha preso "in considerazione dell'elevata pericolosità del soggetto", che rende necessaria "l'adozione delle misure idonee ad impedire tentativi di evasione, anche mediante complicita' esterne, nonché qualsiasi altro atto che possa compromettere l'incolumità del detenuto e della scorta stessa oppure il corretto svolgimento della traduzione".

Il trasferimento da Regina Coeli al carcere di Tolmezzo

"Al momento dell'ingresso in istituto – si legge nella disposizione del trasferimento -, sarà effettuata un'accuratissima perquisizione personale del detenuto, dei suoi effetti di vestiario e degli altri oggetti che fanno parte del bagaglio. Sarà disposto l'idoneo allocamento nell'ambito delle sezioni di assegnazione, predisponendo un'attenta ed adeguata vigilanza da parte di personale di provata capacità professionale ed esperienza. Per quanto concerne le modalità custodiali e i momenti di aggregazione".

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