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Rifiuti, M5S sul nuovo piano regionale: “No discarica, i romani non meritano una nuova Malagrotta”

La sindaca Raggi, ha criticato l’idea di costruire a Roma una nuova discarica, a seguito della presentazione del nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti presentato ieri dal governatore Nicola Zingaretti e dall’assessore Massimiliano Valeriani, chiarendo che non è quello che vogliono i romani.
A cura di Alessia Rabbai
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"No, caro Zingaretti. Una discarica a Roma non può e non deve essere fatta. I romani non meritano una nuova Malagrotta" così si è espresso il Giuliano Pacetti, consigliere Portavoce del Movimento 5 Stelle all'Assemblea Capitolina, a seguito della presentazione del nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti presentato ieri dal governatore Nicola Zingaretti e dall'assessore Massimiliano Valeriani. Il consigliere Cinque Stelle ha pubblicato un duro post di critica al documento:: "Il Pd ha atteso sette anni per annunciare un Piano Regionale dei Rifiuti e oggi, dopo due sentenze del Tar che minacciavano il commissariamento della Regione Lazio guidata dai dem proprio per la loro inadempienza, ha proposto la realizzazione di nuove Malagrotta sul territorio della Capitale. E’ vergognoso. Sette anni di bugie e inganni, sette anni di immobilismo per proporre una ‘non soluzione'" si legge su Facebook. "Una discarica a Roma non serve perché Roma ha già dato per 60 anni ospitando la discarica più grande d’Europa". Secondo Pacetti, "Una discarica non serve perché Roma e i suoi cittadini non la vogliono. Una discarica non serve perché il problema dei rifiuti deve essere risolto ora e non tra 5-6 anni (il tempo necessario per realizzare una discarica). Una discarica non serve perché l’Unione Europea ha detto di non realizzarle".

La proposta della sindaca Raggi

Tuttavia Roma ha bisogno di provvedere allo smaltimento dei suoi rifiuti all'interno del territorio della Città Metropolitana, sia per una questioni di costi, perché il prezzo per trasferire l'immondizia fuori Roma è molto elevato, sia per un fattore di disponibilità. E non può pensare neanche di gravare sulla provincia, dove, a differenza della Capitale, la raccolta differenziata ha raggiunto buone percentuali e i residenti nella maggior parte dei casi, la svolgono con piacere e correttamente. La sindaca Raggi ha proposto di inserire nel Piano Regionale della Regione Lazio gli “indicatori di pressione” così come hanno fatto in Lombardia, Marche e Calabria. "Si tratta di uno strumento che tutela e salvaguardia i cittadini e il territorio evitando la realizzazione di discariche e impianti in località che hanno già contribuito in passato con sacrifici per i suoi abitanti. La voce dei cittadini non può non essere ascoltata".

Zingaretti, piano regionale dei rifiuti: " Roma ha bisogno di servizi"

Grande attesa per il nuovo piano regionale dei rifiuti presentato ieri e che, se passerà le commissioni e sarà approvato dal Consiglio, resterà valido fino al 2025. "Roma ha bisogno di una discarica di servizio – ha detto Zingaretti – Bisogna, con grande responsabilità, individuare un sito". Secondo le informazioni apprese durante la presentazione, il Piano punta al riequilibrio territoriale degli impianti e all'autosufficienza del Lazio nella chiusura del ciclo dei rifiuti. Sono previsti cinque ATO (ambiti territoriali ottimali), aree sulle quali sarà organizzato il servizio pubblico di smaltimento, uno per ogni provincia. "Per garantire però un concreto e doveroso equilibrio impiantistico è necessario definire un sub-ambito di Roma Capitale, nel quale prevedere l'autosufficienza impiantistica per lo smaltimento" ha detto Zingaretti. È prevista la predisposizione di una discarica all’interno del territorio del Comune di Roma, inoltre, un impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti a Colleferro, da 500mila tonnellate annue, dove conferire l’indifferenziato oggi lavorato da tre impianti. E ha lanciato una sfida ai romani prefissando come obiettivo "il raggiungimento del 70% di rifiuto differenziato entro il 2015".

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