Rifiuti, il ministro Costa cerca una soluzione politica all’emergenza: oggi incontra Zingaretti
È atteso per oggi l'incontro tra il ministro dell'Ambiente Sergio Costa e il governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti, un faccia a faccia con al centro il ciclo dei rifiuti di Roma e la cabina di regia proposta dal ministro. Il vertice arriva dopo quello della scorsa settimana tra il ministro e la sindaca Virginia Raggi e sarà seguito, finalmente, da un incontro trilaterale tra Roma Capitale, Regione Lazio e ministero dell'Ambiente. Quello che Costa vuole è che il dossier del ciclo dei rifiuti a Roma, strutturalmente in sofferenza dopo la chiusura di Malagrotta, venga chiuso grazie alla politica e non con un commissariamento.
Lo spettro del commissariamento
Se da una parte Roma Capitale deve indicare l'impiantistica necessaria a chiudere il ciclo dei rifiuti nel territorio della Città Metropolitana senza portare i rifiuti fuori regione e senza che l'immondizia si accumuli nelle strade alla prima difficoltà, dall'altra la Regione Lazio deve approvare il piano rifiuti fermo dal 2014. Costa è convinto che la soluzione vada trovata politicamente, con un accordo stretto tra le istituzioni anche se di colore diverso, se non si raggiungesse l'obiettivo rimane lo spettro del commissariamento. Un'eventualità che il ministro che viene dalla Terra dei Fuochi vivrebbe come una gigantesca sconfitta.
Il nodo di una discarica per Roma
Uno dei capitoli che rimane aperto è quello della necessità o meno di Roma di una discarica di servizio in attesa dell'aumento della differenziata a livelli da grande capitale europea, e della costruzione degli impianti per trattarla. Per la Regione Lazio ve ne è la necessità se si vuole smettere di trattare la monnezza di Roma in impianti di altri comuni o di scaricarli in discariche quanto più lontane possibili (con costi non indifferenti), ma Virginia Raggi non ne vuole sentire parlare nella maniera più assoluta, come confermato indirettamente da Costa: "Se serve una nuova discarica a Roma? Nelle scelte di tutti i giorni mi sento di dire che dobbiamo spingere su altri percorsi, come la differenziata, che ci aiutano. Però, ovviamente, facciamo fare il lavoro al sindaco e al presidente della Regione".