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Rifiuti, compostaggio a Cesano: “Il Campidoglio ha già deciso: l’impianto si farà”

La società incaricata da Ama e dal Campidoglio ha incontrato i cittadini di Cesano e Osteria Nuova nel primo degli incontri partecipativi sulla costruzione dell’impianto per il trattamento dei rifiuti organici a Cesano. Tra i residenti c’è amarezza e lamentano il fatto che il Comune di Roma li stia consultando solo dopo quando sembra “tutto già deciso”. La via presentata da Ama alla Regione Lazio risulta infatti carente della modulistica partecipativa alla collettività. I Comitati hanno ribadito il loro ‘no’ al compostaggio.
A cura di Alessia Rabbai
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I residenti dicono 'no' all'impianto di compostaggio di Cesano
I residenti dicono ‘no' all'impianto di compostaggio di Cesano

“Con Ama e Comune di Roma nasce la magia di un percorso partecipativo a posteriori, mai visto prima”. Questo il commento dei cittadini, amareggiati dopo l'incontro sul progetto dell'impianto di compostaggio per il trattamento dei rifiuti organici che si è svolto martedì scorso, nella parrocchia di Sant'Andrea Apostolo, a Cesano. Nel cuore del municipio V, alle porte di Roma Nord, la società milanese ‘Ascolto Attivo' incaricata da Ama e dal Campidoglio ha raggiunto Comitati e residenti nel primo incontro del percorso partecipativo annunciato dall'assessore capitolino Pinuccia Montanari lo scorso 5 ottobre. Riunioni che hanno come scopo quello di condividere con gli abitanti del territorio il progetto che però, contestano i residenti, sono iniziate "quando già tutto è deciso" e che sembra non lasciare spazio all'opinione di chi a Cesano e Osteria Nuova ci abita. I residenti attendevano la presenza dell’assessore alla Sostenibilità Ambientale se non addirittura della sindaca Raggi. “Spiace rilevare la scarsa voglia da parte del Comune di Roma di avere dei rapporti con i propri cittadini. Eppure le amministrazioni non dovrebbero avere dogmi” si legge sulla pagina Facebook dei comitati. I progetti per la costruzione dell'impianto sono stati depositati in Regione lo scorso marzo. La valutazione d'impatto ambientale presentata alla Regione Lazio risulta essere carente della modulistica partecipativa alla collettività e "con abile mossa da prestigiatori hanno richiesto una proroga alla VIA di sei mesi, per completare l’iter. Peccato non ascoltare le voci dei cittadini che già agli inizi del 2017, tra comitati di quartiere, associazioni ambientali e consorzi, hanno confermato un secco NO, comprovato dalla consegna di decine di pagine di documentazione, ove risultano evidenti situazioni di notevole impatto ambientale, in un’area densamente abitata, di carente viabilità, di presenza di depuratori quale Cobis, di criticità per l’elevata presenza di siti nucleari Enea, dove persiste il deposito delle scorie radioattive" si legge in una nota congiunta diffusa dal Comitato di Quartiere “Insieme per Cesano” e da quello “Osteria Nuova”, dal Comitato “NO al COMPOSTATORE”, dal Consorzio “Poggio dei pini” e dall’Associazione “Progetto comune”. I residenti hanno ribadito la loro contrarietà al compostaggio, chiedendo che i tecnici della municipalizzata individuino altre aree, prive di vincoli. All'incontro ha fatto seguito un'audizione convocata dalla Commissione della Regione Lazio sul tema rifiuti alla quale sono stati inviatati e hanno partecipato i comitati e dalla quale è emerso che "la Regione sta aspettando da parte della città metropolitana l'approvazione del consiglio metropolitano delle aree idonee come previsto dalla legge".

Oltre ai Comitati di quartiere a sostenere il parere espresso dal territorio anche esponenti della politica. Giuseppe Mocci, consigliere FI del Municipio XV scrive in una nota: “Durante l’incontro di ieri ad Osteria Nuova, cittadini e comitati del territorio hanno espresso, per l’ennesima volta, la netta contrarietà alla realizzazione dell’impianto di compostaggio in via della Stazione di Cesano. Un ‘no' inequivocabile che conferma come il territorio periferico del XV Municipio, già vessato dalla presenza di strutture tecnologiche fortemente impattanti e dalla mancanza di infrastrutture adeguate, non possa essere la pattumiera di Roma. Raggi se ne faccia una ragione e si attivi per trovare un sito alternativo”. Sulla questione si è espresso anche il consigliere regionale Giuseppe Cangemi, vice presidente del Consiglio regionale del Lazio spiegando che “Virginia Raggi dovrà individuare un altro sito dove spedire i camion Ama carichi di umido da smaltire: la periferia del XV Municipio non sarà il capro espiatorio della sua inadeguatezza e incapacità amministrativa". Sulla stessa linea anche Daniele Torquati, capogruppo PD in XV Municipio che parla di “pasticcio compiuto” in una nota nella quale si afferma che “Una decisione presa senza confronto con il territorio, la richiesta di Valutazione di Impatto Ambientale con l’assenza di un percorso partecipato con i quartieri di Cesano e Osteria Nuova, la beffa dell’incontro di ieri con Comitati e associazioni locali che tenta di mettere una toppa sull’assenza di partecipazione: il pasticcio è compiuto".

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