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Rifiuti, impianti di compostaggio a Cesano e Casal Selce: ecco i progetti di Ama

Ama assicura che i progetti dei due impianti di compostaggio sono compatibili con il territorio che li ospiterà. I siti previsti a Cesano e Casal Selce tratteranno la frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata. Lo smaltimento dei rifiuti avverrà in presenza d’aria e produrrà compost per l’agricoltura e i vivai. I comitati di quartiere: “Chiediamo un incontro con l’assessore Montanari. Se l’impianto si fa, vogliamo garanzie”.
A cura di Alessia Rabbai
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Progetto impianto Casal Selce
Progetto impianto Casal Selce

“Le analisi per lo Studio di Impatto Ambientale hanno preso in considerazione tutti i possibili effetti della presenza dell’impianto e hanno portato a concludere per una sostanziale compatibilità con i territorio coinvolto". Ama ha spiegato il perché della scelta di Cesano e Casal Selce come aree idonee a ospitare due impianti di compostaggio per il trattamento dei rifiuti organici. E aggiunge: "La localizzazione appare coerente con i criteri proposti dal Piano Regionale dei Rifiuti del Lazio”. I progetti sono stati consegnati dalla società capitolina in Regione a inizio marzo, con la richiesta di approvazione della valutazione di impatto ambientale. I due siti, rispettivamente al servizio dei quadranti Nord e Ovest della Capitale, saranno in grado di trattare complessivamente fino a 100 mila tonnellate annue di scarti alimentari e organici (50 mila ciascuno), a cui si aggiungono 20 mila tonnellate di “scarti verdi” derivanti dalle attività di sfalcio e potatura (10 mila ciascuno). Il risultato sarà, promette l'azienda un "compost di qualità". "Grazie a questi due nuovi centri di compostaggio – scrive la municipalizzata – sarà possibile trasformare a ‘chilometri zero' gli scarti alimentari e organici provenienti dalla raccolta differenziata dei quadranti limitrofi, per complessivi 900 mila cittadini serviti, in accordo con quanto previsto dal Piano per la Riduzione e la Gestione dei materiali post-consumo di Roma Capitale e dal Piano Industriale Ama 2017-2021”.

Rifiuti: dove sorgeranno i nuovi impianti Ama

Il progetto dell'impianto di compostaggio a Cesano
Il progetto dell'impianto di compostaggio a Cesano

Studio del suolo, impatto sul territorio circostante e precauzioni. Sono i punti trattati all’interno della documentazione ora al vaglio degli uffici competenti: centinaia di pagine di relazioni tecniche dettagliate e tavole illustrative. Nel XV municipio, il progetto si estende su una superficie totale di 70mila metri quadri e individua l'area scelta in via della Stazione di Cesano. "Dall’ingresso sarà possibile accedere alle attrezzature di supporto alla raccolta differenziata e al riutilizzo dei materiali, isola ecologica e centro di riuso creativo, oppure procedere verso la zona a parco che ospita gli orti". L’impianto di compostaggio, anche esso visitabile, è previsto nella zona più distante dalla strada di accesso. A Casal Selce, l’area del progetto ricade nel territorio del municipio XIII, situata tra le frazioni di Castel di Guido, Casalotti e Massimina. Il sito dovrebbe sorgere nel territorio che si trova prima di arrivare sulla via Aurelia, dopo la Cava.

Impianti di compostaggio: come funzionano

“Il compostaggio è un processo attraverso il quale la sostanza biodegradabile viene degradata ad opera di microrganismi (batteri, lieviti, muffe) in presenza di ossigeno” si legge nei due progetti di Ama. La parte organica della raccolta differenziata diventa compost da utilizzare in agricoltura. "I due impianti funzioneranno 365 giorni all’anno, la consegna del materiale, invece, avverrà solo sei giorni a settimana. In ognuno dei due impianti è previsto che entreranno e usciranno quotidianamente 24 mezzi al giorno". A  Cesano l’impianto sarà in grado di trattare i rifiuti organici prodotti annualmente da circa 450mila abitanti, considerando come bacino d’utenza i municipi XIV, XV e parte del III, mentre i municipi che conferiranno a Casal Selce saranno il XIII, il XII e parte del XIV.

Rifiuti: cittadini sul piede di guerra

In risposta agli interrogativi dei cittadini sabato scorso si è costituito il Comitato di quartiere di Cesano. “Siamo pronti a percorrere tutte le strade possibili per opporci con buon senso alla costruzione dell’impianto. Tuttavia cerchiamo garanzie per il territorio: qualora il progetto venisse approvato vorremmo fare controlli senza preavviso con i nostri tecnici per assicurarci che funzioni correttamente. Chiediamo un incontro con l’assessore Montanari”. Comitato che si unisce alla mobilitazione di Osteria Nuova già attiva da diversi mesi con assemblee cittadine e una raccolta firme e al Comitato Narno (Nuove alleanze Roma Nord Ovest) del XIII e del XIV municipio.

Impatto sul territorio

Un sito quello di Cesano, spiega il comitato di Osteria Nuova, che nascerebbe in una zona “già altamente compromessa da onde radio e scorie nucleari dell’Enea Casaccia”. L’impianto di compostaggio, secondo quanto dichiarato dai residenti, costituirebbe dunque un ulteriore peggioramento della qualità della vita per chi abita in questa periferia. “Nei pressi dell’area a ridosso della quale dovrebbe essere costruito l’impianto passa l’acquedotto di approvvigionamento idrico, un acquedotto antico augusteo, il depuratore Cobis che serve i comuni del Lago di Bracciano e l’acquedotto che rifornisce Roma” conclude il comitato. Nonostante la vicina zona protetta di Bracciano e Martignano sia molto ricca di habitat e associazioni vegetali importanti e rare, Ama assicura che “nell’area d’interesse non si segnalano formazioni o specie floristiche di valore – e che – non si prevedono impatti significativi su fauna, flora ed ecosistemi”. Dal punto di vista idrogeologico l’impianto non determinerà impatti significativi e riguardo la presenza del patrimonio storico – architettonico archeologico e agroalimentare “non si evidenziano interferenze dirette e rilevanti”.  A Casal Selce nei pressi dell'area destinata all'impianto si trova la tenuta di Castel di Guido, parte della Riserva Statale del Litorale Romano e la Macchia Grande di Ponte Galeria. Ama scrive “L’area oggetto dell’intervento è situata a una distanza significativa dalla zona protetta e non presenta habitat di particolare interesse faunistico". Nell’area direttamente coinvolta nella realizzazione del progetto non sarebbero presenti beni culturali sottoposti a vincolo o d’interesse. “Sono presenti i resti di una struttura romana l’architettura di via Casal Selce  e i resti dell’edificio romano che si trovano sufficientemente distanti dal sito individuato per la realizzazione dell’impianto e si possono quindi escludere ricadute dirette”.

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