Rieti, due giorni fa il pompiere Stefano Colasanti si esercitò simulando una morte per esplosione
Due giorni fa, a meno di 24 ore dalla sua morte, Stefano Colasanti simulava un decesso per deflagrazione di una cisterna di Gpl. Poche ore più tardi è stato investito dall'esplosione di una pompa di benzina sulla via Salaria che non gli ha lasciato scampo. Non era il servizio sul posto, si stava recando a Roma, ma quando ha visto la prima colonna di fuoco ha deciso di intervenire per dare una mano ai colleghi. Solo un giorno prima, ricordano i vigili del fuoco, aveva preso parte alle esercitazioni simulando un decesso per esplosione in occasione dei festeggiamenti di Santa Barbara, la patrona dei pompieri, presso la caserma di Rieti. "Lui faceva il morto durante la simulazione dei soccorsi per l'esplosione di una cisterna di Gpl", hanno raccontato i colleghi. "È morto perché prima per noi vengono gli altri", ha detto un amico pompiere ancora incredulo per la scomparsa di Colasanti.
Era sindacalista e aveva una grande passione: il calcio
Originario di Vazio, era un sindacalista della Uil e aveva una grande passione: il calcio. Era infatti allenatore della squadra di calcio a 5 femminile del Cittaducale. Così lo hanno ricordato le sue giocatrici: "Ci hai dimostrato di essere un eroe anche fuori dal campo.. Ti siamo grati per tutto quello che ci hai insegnato.. Fieri di averti conosciuto e di aver fatto parte della tua vita.. Sei stato il nostro punto di riferimento per due anni e lo continuerai ad essere anche da lassù! Chapeau! Ciao Mister!".