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Riaperto il processo per la morte di Ciro Esposito: quattro testimoni saranno riascoltati

E’ stato riaperto il processo in appello a Daniele De Santis, l’ultras della Roma condannato a 26 anni di reclusione per la morte di Ciro Esposito.
A cura di Enrico Tata
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E' stato riaperto il processo in appello a Daniele De Santis, l'ultras della Roma condannato a 26 anni di reclusione per la morte di Ciro Esposito. I giudici della Corte d'assise d'appello hanno deciso di riascoltare in aula quattro testimoni: il tenente colonnello del Ris, Paolo Fratini, che fu incaricato dal gip di svolgere una perizia sulla dinamica dei fatti, l'ispettore Franco Fratini, in servizio sui luoghi in cui avvenne l'aggressione a Esposito e due tifosi che si trovavano nel pullman degli ultras del Napoli insieme a Ciro. I quattro saranno sentiti in aula il prossimo 13 aprile.

Ciro Esposito fu aggredito e ferito a colpi d'arma da fuoco il 3 maggio 2014, nei pressi dello stadio Olimpico di Roma e poco prima della finale di coppa Italia Fiorentina-Napoli il 3 maggio del 2014, da un gruppo di ultras della capitale. Morì in ospedale 53 giorni dopo.  "La pena inflitta è congrua e giusta, per De Santis non provo odio perché l'ho perdonato", aveva dichiarato Antonella, la mamma di Ciro, dopo la sentenza di primo grado nei confronti dell'ultras. Per lui i pm avevano chiesto l'ergastolo.

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