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“Refugees welcome”, anche a Roma la Marcia delle donne e degli uomini scalzi

Più di 2000 persone sono partite questo pomeriggio dal centro Baobab di via Tiburtina per la “Marcia delle Donne e degli Uomini scalzi”, lanciata dal lido di Venezia da attori, registi e giornalisti. La manifestazione per chiedere un cambio nelle politiche di gestione dei flussi migratori in Europa e un’accoglienza degna.
A cura di Valerio Renzi
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Più di 2000 persone sono partite questo pomeriggio dal centro Baobab di via Tiburtina per la "Marcia delle Donne e degli Uomini scalzi", ispirata alla marcia che migliaia di migranti hanno condotto da Budapest a Vienna per cercare asilo e accoglienza. Una marcia che a Roma e in tante altre città d'Italia, come Venezia e Bologna, chiede un'accoglienza degna per i migranti e per i rifugiati. Nella Capitale a lanciare la mobilitazione è stato il coordinamento "Amici del Baobab", volontari e attivisti antirazzisti che da mesi stanno sostenendo il centro per rifugiati, diventato punto di riferimento per migliaia di migranti che transitano per Roma e per quelli sgomberati da diversi insediamenti abusivi.

La manifestazione è nata dall'appello di intellettuali e artisti che a Venezia arriveranno fino al red carpet del Festival del Cinema "per chiedere con forza i primi tre necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali: certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature; accoglienza degna e rispettosa per tutti; chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti; creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino.

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