Referendum Atac a Roma, è un flop: vota solo il 16,38%, quorum non raggiunto
Seggi aperti dalle 8 alle 20 oggi a Roma, dove si votano i due quesiti del referendum "Mobilitiamo Roma" promosso dai Radicali italiani e + Europa. Si tratta del cosiddetto referendum sull'Atac, la municipalizzata dei trasporti che oggi gestisce il servizio e proprio la cui gestione viene messa in discussione dalla consultazione referendaria (che ha comunque un valore puramente consultivo, con quorum fissato al 33 per cento degli aventi diritto al voto). I due quesiti chiedono infatti ai cittadini romani:
- “Volete voi che Roma Capitale affidi tutti i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia mediante gare pubbliche, anche ad una pluralità di gestori e garantendo forme di concorrenza comparativa, nel rispetto della disciplina vigente a tutela della salvaguardia e della ricollocazione dei lavoratori nella fase di ristrutturazione del servizio?”
- “Volete voi che Roma Capitale, fermi restando i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia comunque affidati, favorisca e promuova altresì l’esercizio di trasporti collettivi non di linea in ambito locale a imprese operanti in concorrenza?”
Affluenza e polemiche
Le urne si sono chiuse alle ore 20: i dati definitivi dell'affluenza hanno rivelato che soltanto il 16,38% degli aventi diritto al voto si è recato alle urne. Non raggiunto, dunque, il quorum, fissato al 33%. Alle 16 l'affluenza, secondo quanto reso noto dal Comune di Roma, si attesta al 9 per cento. Dei 2.367.636 aventi diritto si sono recati alle urne oltre 211mila cittadini: il record di affluenza spetta finora ai residenti nel II Municipio della Capitale con il 14,2 per cento, mentre l'affluenza più bassa si registra nel VI Municipio, col 5 per cento. L'affluenza alle urne potrebbe però essere stata influenzata anche da alcuni problemi segnalati da cittadini e stigmatizzati dal radicale Riccardo Magi, tra i promotori del referendum: alcuni avrebbero infatti segnalato – come documentato dalla pagina Facebook di Mobilitiamo Roma – di non aver potuto votare in quanto sprovvisti della tessera elettorale, che però non è necessaria per chi è iscritto alle liste elettorali per partecipare al referendum, come tra l'altro scritto in una circolare inviata ai presidenti di seggio. "Non poter esercitare regolarmente il loro diritto di voto è un fatto gravissimo", ha detto Riccardo Magi, che ha sottolineato anche come molti seggi siano inaccessibili ai disabili e altri siano stati spostati: "Posto che documenteremo tutte le violazioni di cui avremo notizia – ha aggiunto Magi al quotidiano "La Repubblica", – per utilizzarle già da domani in ogni sede opportuna, invitiamo l'Amministrazione a intervenire subito, già dai prossimi minuti, per evitare che si compia uno scempio senza precedenti dei diritti fondamentali dei cittadini. Ne va, letteralmente, della democrazia".