Raggi e M5s se ne infischiano dei revisori dei conti e approvano il bilancio di Roma Capitale
Ieri l'aula Giulio Cesare ha approvato, con i soli voti della maggioranza del Movimento 5 stelle, il bilancio consolidato di Roma Capitale. Un voto scontato, arrivato però dopo i pesanti rilievi dell'Oref, l'Organo di revisione economico finanziaria del Campidoglio, che aveva dato parere negativo, come già avvenuto nel 2016 e nel 2017. Per i revisori il bilancio “non rappresenta in modo veritiero e corretto la reale consistenza economico, patrimoniale e finanziaria dell'intero Gruppo Amministrazione pubblica di Roma Capitale”. Il punto è rappresentato dalla scelta di aver escluso dal perimetro di finanziario di consolidamento le società municipalizzate Farmacap, Centrale del Latte e Roma Metropolitane. Per quanto riguarda Ama i revisori poi non hanno potuto neanche leggere il bilancio, mentre per Atac si attende l'esito della procedura di concordato.
La linea della maggioranza che sostiene Virginia Raggi, e dell'assessore al Bilancio Gianni Lemmetti, è la stessa dello scorso anno: il parere dell'Oref è solo questo, un parere, e non è vincolante. Quel che è certo però è che l'esclusione di tre aziende pubbliche controllate da Roma Capitale notoriamente in cattive acque non è un buon segnale. La situazione di Atac è Ama poi è difficile e lo sanno tutti, ma bisogna andare avanti a tutti i costi per sbloccare le assunzioni come annunciato negli scorsi giorni dalla sindaca Raggi. Le opposizioni fanno protestano, rilasciando dichiarazioni pesanti prendendo al balzo la palla lanciata dall'Oref, ma l'ampio margine e la compattezza della truppa grillina archiviano velocemente la vicenda in Assemblea Capitolina.
Su richiesta dell'opposizione però si fa in tempo ad ascoltare gli argomenti di Federica Tiezzi, presidente del collegio dei revisori dell'Oref, che conferma quanto già scritto: "Ci troviamo in presenza di un bilancio che ha problematiche irrisolte con Ama. Abbiamo richiesto il rendiconto dell'azienda ma non ci è stato sottoposto. Questo è già un elemento di criticità enorme". Vengono poi contestate le cause di esclusione delle tre municipalizzate, una procedura prevista solo per "cause di natura straordinaria", come "terremoti, alluvioni e altre calamità".
