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Covid 19

Quattro voli e 900 passeggeri sbarcati a Roma dal Bangladesh: si cercando possibili positivi

Quattro aerei e 900 passeggeri arrivati a Roma da Dacca a giugno, prima della chiusura delle frontiere per i viaggiatori provenienti dal Bangladesh, potrebbero nascondere casi di coronavirus. Le Asl romane sono al lavoro per rintracciare tutte le persone che hanno viaggiato a bordo dei voli e ai loro contatti, per sottoporli a tampone e a quarantena.
A cura di Alessia Rabbai
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Le Asl romane sono al lavoro per rintracciare i 900 passeggeri, quasi tutti bengalesi, arrivati nella Capitale con quattro aerei da Dacca, prima che l'Italia chiudesse i voli provenienti dal Bangladesh, dopo i numerosi casi accertati di Covid di rientro in città dal Paese asiatico. A viaggiare a bordo di quegli aerei c'erano probabilmente alcuni passeggeri positivi al coronavirus, che, complice l'ambiente chiuso della cabina e l'aria condizionata, potrebbero aver diffuso il virus, contagiando anche gli altri viaggiatori. È allerta a Roma, l'attenzione resta alta all'aeroporto di Fiumicino e nella Asl Roma 2, dove sono in corso i tamponi per la ricerca del Covid-19 ai quali si stanno sottoponendo i componenti della comunità del Bangladesh. Ieri a risultare positivi sono stati in 14, mentre i primi 270 test effettuati hanno dato esito negativo. Nel Lazio tra i 28 nuovi casi positivi di giovedì 9 luglio, 22 sono di importazione e di questi 18 hanno un link con i voli di rientro dal Bangladesh già attenzionati. Le Asl romane hanno l'elenco dei passeggeri dei quattro voli, atterrati nello scalo romano il 12, il 17 il 23 e il 26 giugno per rintracciare i passeggeri, tracciare i loro contatti e sottoporli a tampone e in caso di positività, metterli in quarantena, per evitare la propagazione del contagi.

Positivo viola l'isolamento domiciliare

La difficoltà del risalire ad alcune persone è la dichiarazione di falsi domicili, per poi di fatto trovarsi altrove, dopo essersi spostati in un secondo momento. Senza tralasciare il caso degli asintomatici o di coloro che con sintomi lievi, continuano a spostarsi in città ed ad essere fonte di potenziale contagio. Nei giorni scorsi un cinquantatreenne cittadino del Bangladesh atterrato a Fiumicino da Dacca, positivo al coronavirus ha violato l'isolamento domiciliare al quale era stato sottoposto, spostandosi in treno con febbre e tosse da Roma alla Romagna e dalla Romagna a Roma, passando per le Marche, per poi essere fermato alla stazione Termini dalla Polfer.

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