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“Quanto costa Lucha y Siesta?”: la casa delle donne bombarda il numero WhatsApp di Atac

Un vocale ad Atac per chiedere quanto costa la casa delle donne Lucha y Siesta: dopo il mail bombing dei giorni scorsi indirizzato a Comune e Regione, adesso è la volta dei messaggi WhatsApp ad Atac, proprietaria dell’immobile. E migliaia di persone hanno aderito all’iniziativa lanciata dalle attiviste.
A cura di Natascia Grbic
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Continua la protesta contro lo sgombero di Lucha y Siesta, la casa rifugio per le donne vittime di violenza. Dopo il ‘mail bombing' al Comune di Roma e alla Regione Lazio, cui hanno partecipato migliaia di persone, adesso le attiviste chiedono di inviare un vocale al numero di telefono di Atac per chiedere "Quanto costa Lucha y Siesta?". L'iniziativa andrà avanti fino alla mezzanotte del 3 settembre e sono tante le persone che stanno pubblicando sui social lo screen del ‘vocale' inviato ad Atac. L'immobile di via Lucio Sestio, infatti, è di proprietà della municipalizzata, che vuole rientrarne in possesso: per questo il Tribunale di Roma ha inviato, su sollecitazione di Atac e Comune, una lettera in cui si annuncia lo sgombero dello stabile il 15 settembre e il totale distacco delle utenze. Al suo interno sono ospitate 15 donne e 7 bambini: non si sa ancora che fine faranno anche se, dopo le proteste, il Campidoglio ha spiegato che se ne farà carico.

Lucha y Siesta, le attiviste contro il Campidoglio: "Qui non hanno mai messo piede"

"Siamo al lavoro per garantire la presa in carico in strutture alternative di tutte le donne e i bambini che si trovano nell'immobile di proprietà Atac in via Lucio Sestio. Si sono svolti numerosi incontri tra l'Amministrazione capitolina e le attiviste della Casa delle donne Lucha y Siesta, che sono state ripetutamente informate che l'immobile da loro occupato è inserito nel concordato fallimentare di Atac e che verrà quindi messo in vendita dal Tribunale". Queste le parole di Lorenza Fruci, delegata alle politiche di genere del Campidoglio. Ma le attiviste di Lucha y Siesta dipingono una realtà diversa: "Le ultime dichiarazioni espresse dalla delegata della Sindaca alle politiche di genere Lorenza Fruci da una parte ci sconcertano, dall'altra ci confermano un dato già chiaramente emerso e cioè che la delegata alle Politiche di Genere, così come la Sindaca e le assessore di competenza, non ha la minima idea di cosa sia il progetto della casa delle Donne Lucha y Siesta. Perché non ci è mai stata, non ha mai varcato il cancello di via Lucio Sestio n° 10 così come non lo hanno mai fatto le donne della Giunta che rappresenta (…). La neo insediata in Campidoglio Fruci spera di trovare soluzioni in 15 giorni a un problema atavico della città di Roma come quello dell’ospitalità e dell’accoglienza?".

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