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Opinioni

Quando la sindaca Raggi prendeva in giro Marino: “Domani piove, gonfiate i gommoni”

A marzo del 2015 anche Alessandro Di Battista aveva detto: “Piove un giorno e Roma diventa la città più invivibile d’Europa. SottoMarino dimettiti”. Oggi l’amministrazione capitolina a guida Movimento 5 Stelle è affondata sul maltempo che ha colpito la Capitale.
A cura di Enrico Tata
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"Domani piove. Gonfiate i gommoni". Due anni fa esatti l'allora consigliera comunale del Movimento 5 Stelle Virginia Raggi si divertiva a prendere in giro su Twitter il sindaco Ignazio Marino, responsabile, secondo lei, di non aver affrontato nel migliore dei modi l'emergenza maltempo. Il chirurgo genovese era diventato per i cittadini romani il "sottoMarino". Prima di lui anche l'ex primo cittadino Gianni Alemanno era ‘affondato' sul maltempo: dall'emergenza della piena del Tevere alla tempesta di neve che si abbatté sulla Capitale nel 2012. Tutti ricorderanno la fotografia dell'allora sindaco mentre spalava i viali di Roma.

Questa mattina anche Virginia Raggi è caduta sul maltempo. Dopo mesi di siccità un imponente temporale si è abbattuto sulla Capitale e in beve tempo le strade sono diventate fiumi, alcune stazioni della metropolitana si sono completamente allagate, diversi alberi sono caduti. E' accaduto quando sindaco era Ignazio Marino, accade ora che al Campidoglio c'è Virginia Raggi. Segno evidente che il problema esiste da molto tempo e nessuna amministrazione capitolina lo ha ancora risolto.

C'è una differenza però: Raggi, e insieme a lei molti esponenti del Movimento 5 Stelle, hanno spesso ironizzato sulla gestione dell'emergenza maltempo da parte dell'ex sindaco Marino. E proprio per questo l'attuale prima cittadina ne aveva chiesto le dimissioni a gran voce. A marzo del 2015 anche Alessandro Di Battista aveva twittato: "Piove un giorno e Roma diventa la città più invivibile d'Europa. SottoMarino dimettiti". Ma i social network hanno una memoria lunghissima, tutto resta agli atti. E oggi su Twitter sono tantissimi gli utenti che ricordano queste vecchie esternazioni. Se non bastasse, qualche giorno fa l'amministrazione capitolina si è affannata a comunicare ai cittadini che il problema tombini e caditoie era stato risolto e che la città avrebbe retto all'arrivo delle piogge autunnali. Paolo Ferrara, capogruppo del Movimento di Beppe Grillo al Campidoglio aveva dichiarato: "Ci occupiamo di allagamenti prima e non dopo. Evitiamo le urgenze e gli affidamenti diretti, dunque insegniamo ai partiti come si governa".

Un mese fa la profezia dell'Aduc: "Alle prime piogge Roma come Venezia"

Un mese fa l'Aduc, associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori, aveva denunciato la presenza di molti tombini e caditoie completamente otturate. La siccità dei mesi estivi, infatti, ha provocato la caduta di molte foglie secche, che si sono andate a depositare in strada. "Prima incombenza per la neo assessore alle Infrastrutture, Margherita Gatta: tombini e caditoie. La maggior parte sono ostruiti, il che significa che quando arriveranno le piogge, la Capitale sarà allagata e potrà fare il gemellaggio con Venezia". La profezia si è tristemente avverata.

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Sono giornalista professionista dal 2015 e mi occupo della cronaca di Roma su Fanpage.it. Ho fatto stage a Repubblica.it, Radio Radicale, ho fondato e diretto la web radio 'Radio Libera Tutti' e sono diventato giornalista pubblicista, nel 2010, collaborando con il settimanale locale 'Velletri Oggi'. Ho frequentato la Scuola di Giornalismo Walter Tobagi/Ifg dell'Università Statale di Milano, ho ricevuto una borsa di studio finanziata da Google per l'eccellenza nel giornalismo e ho vinto il concorso 'Una storia ancora da raccontare: Peppino Impastato', organizzato dal Festival Internazionale del Giornalismo.
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