Quando Fabrizio ‘Diabolik’ Piscitelli aggredì un automobilista che gli rimproverava un parcheggio
Lo scorso febbraio un cittadino pubblicò su internet un video in cui veniva aggredito per aver contestato a due persone un parcheggio in doppia fila a Roma. A distanza di mesi si scopre, stando a quanto riporta il Messaggero, che chi aggredì l'automobilista era Fabrizio ‘Diabolik' Piscitelli. Nel video si vede, grazie a una webcam installata sul cruscotto, un cittadino che percorre via Emanuele Filiberto in macchina. Ad un certo punto quest'ultimo inizia a suonare il clacson per invitare le automobili in doppia fila a spostarsi. In particolare è una Smart bianca, guidata dall'automobilista di Piscitelli (non lo stesso che si trovava sulla panchina insieme a lui quando è stato ucciso). "Spostati, spostati, è tutto ripreso. Vai, sono due corsie, non è un parcheggio",urla l'automobilista. E l'altro: "Sto aspettando una persona". Diabolik è infatti all'interno di una gioielleria. L'ultras laziale esce dal negozio e si avvicina minaccioso all'automobilista: "Ma chi sei tu? Ma chi sei tu che suoni così? Tira fuori il tesserino, ma chi sei? Adesso scendi e mi dici chi sei. Adesso mi scendi e ti qualifichi, ti devi qualificare". "Non sono nessuno, sono uno che vuole passare sulla corsia", dice l'altro. "Scendi dalla macchina se sei una guardia, pezzo di m… Ogni giorno passi qua e suoni. Devi tirare fuori il tesserino se sei una guardia", urla Diabolik. L'automobilista, impaurito, a quel punto mette in moto e riparte.
Roma, in via Emanuele Filiberto, un ragazzo inizia a suonare il clacson per invitare le persone con le auto in doppia fila a spostarsi. Il suo gesto scatena l'ira di un automobilista che si scaraventa contro di lui e lo aggredisce verbalmente. Anche un altro uomo si avvicina all'auto ed entrambi chiedono al ragazzo se fosse un poliziotto e provano a trascinarlo fuori dal veicolo. A quel punto è costretto ad andare via.