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Processo Mafia Capitale, Luca Odevaine patteggia pena a 2 anni e 8 mesi per corruzione

Pena patteggiata a 2 anni e 8 mesi per Luca Odevaine, una delle figure chiare di Mafia Capitale. Dal suo ruolo nel Tavolo Coordinamento Nazionale per l’Accoglienza ha indirizzato appalti e flussi di migranti verso le coop che pagavano. Condannato per fatti relativi al Cara di Mineo, è ancora sotto processo per quanto riguarda il processo madre scaturito dall’inchiesta Mondo di Mezzo.
A cura di Valerio Renzi
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Luca Odevaine e Salvatore Buzzi in una conversazione intercettata dai Ros
Luca Odevaine e Salvatore Buzzi in una conversazione intercettata dai Ros

Luca Odevaine ha patteggiato una pena a due anni e otto mesi di reclusione per l'accusa di corruzione, per una vicenda stralciata dal processo madre di Mafia Capitale, e che riguarda il Cara di Mineo in Sicilia. La pena è stata stabilita dal gup Claudio Carini, che ha anche stabilito che Odevaine dovrà versare anche la cifra di 250.000 euro, pari a quella della corruzione contestatagli. Ex capo di gabinetto di Walter Veltroni quando era sindaco di Roma, poi capo della Polizia provinciale e infine componente del Tavolo di coordinamento nazionale sull'accoglienza migranti.

Proprio in questo ruolo Odevaine ha ammesso di aver indirizzato la scelta verso alcuni soggetti economici, come le coop di Buzzi e Carminati, ma anche la cooperativa La Cascina, di cui sono imputati diversi dirigenti. Proprio a La Cascina Odevaine avrebbe fatto ottenere appalti nel Cara in cambio di denaro. Il patteggiamento alla luce del comportamento di Odevaine che ha detta della stessa accusa ha "collaborato fattivamente con l'autorità giudiziaria permettendo di accertare la verità dei fatti".

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