Polveri sottili nella metro di Roma, la denuncia del sindacato: “Utenza respira sostanze nocive”
![La Stazione di Ponte Mammolo [Foto da Wikipedia]](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/2/2018/03/metro-b-stazione-ponte-mammolo-1010801.jpg)
Sostanze nocive nella metropolitana di Roma. Questa è l'accusa fatta dal sindacato Orsa Tpl ai vertici dell'Atac, accusati di non aver mai intrapreso l'attività di depolverizzazione necessaria per la salute dei passeggeri e dei lavoratori stessi, costretti a inalare il Pm10, costituito principalmente da fumo, polvere e microgocce di sostanze liquide. Secondo la denuncia del sindacato Orsa Tpl, il bando per la depolverizzazione è stato fatto e l'attività assegnata con gara d'appalto. Ma non è mai stata intrapresa. E l'utenza sarebbe quindi costretta a respirare costantemente sostanze nocive. C'è già un'inchiesta aperta sul caso e che indaga sulla presenza di polveri sottili nella metropolitana di Roma. E adesso potrebbe allargarsi ancora di più.
Polveri sottili nella metro di Roma, aperta inchiesta della Procura
Secondo i legali del sindacato Orsa Tpl, Francesco Compagna e Alessandro Manno, la relazione dell'università di Tor Vergata commissionata da Atac che attesta che le polveri sottili respirabili e inalabili siano al di sotto del limite, non sarebbe corretta. Lo riporta il Corriere della Sera. Questo perché le polveri analizzate non coinciderebbero con quelle sottili, e soprattutto non si farebbe riferimento alle sostanze davvero pericolose per l'uomo, come le Pm2,5. Ossia piompo, arsenico, cadmio e nichel. Insomma, nella metropolitana di Roma l'utenza respirerebbe sostanze altamente nocive perché Atac non avrebbe provveduto all'attività di depolverizzazione. Un'inchiesta, quella della Procura di Roma, destinata a far aumentare il malumore dei cittadini, già stressati a causa della chiusura di tre fermate fondamentali per il traffico cittadino: Barberini, Spagna e Repubblica. La manutenzione delle scale mobili, inoltre, continua a essere un problema che ormai sta dilagando in tutte le stazioni, alle prese con guasti sempre più frequenti. Tanto che il Campidoglio ha risolto il contratto con la ditta che aveva il compito di assicurare il servizio.