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Politici, manager, criminali, coop rosse: l’elenco dei 37 arrestati

Tra i nomi delle persone in carcere per l’inchiesta antimafia che questa mattina ha travolto la Capitale spiccano, assieme a quello di Carminati (ex Banda della Magliana) e di Mancini (braccio destro di Alemanno), spiccanno quelli dell’ex numero uno di Ama Franco Panzironi e dell’ex capo di gabinetto di Walter Veltroni Luca Odevaine. Arrestato anche il presidente della coop rossa 29 giugno.
A cura di Valerio Renzi
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Sono 37 le persone arrestate (29 in carcere e 8 ai domiciliari) nell'ambito dell'inchiesta antimafia che ha travolto politica e criminalità organizzata nella Capitale. In carcere tra gli altri sono finiti l'ex Nar ed ex Banda della Magliana Massimo Carminati, l'ex ad di Eur Spa e braccio destro di Alemanno Riccardo Mancini. Un altro "nero" è Fabio Gaudenzi, negli anni '90 militante del Movimento Politico Occidentale, ma soprattutto rapinatore nella batteria di estremisti neri guida Kapplerino, al secolo Elio Di Scala. Vicino a Carminati troviamo anche Riccardo Burgia, anche lui un passato nell'estremista destra, era responsabile delle estorsioni e del recupero di crediti, così come di custodire l'armeria del gruppo.

Ma ci sono anche figure provenienti dal centro sinistra come Luca Odovaine, che fu capo di gabinetto di Walter Veltroni, e che ora usava il suo ruolo al Tavolo di coordinamento nazionale sull'accoglienza dei rifugiati per favorire le cooperative che si servivano dei servigi di Carminati. Tra questi ci sarebbero anche nomi grossi delle coop rosse romane: uno su tutti Salvatore Buzzi, presidente della Cooperativa 29 giugno; tra gli arrestati figura anche Mario Schina della cooperativa "Un percorso". Buzzi si sarebbe aggiudicato grazie a Carminati e co. gli appalti per la gestione del verde pubblico e la raccolta dei rifiuti, grazie all'azione di Franco Panzironi, ex numero uno di Ama dell'epoca Alemanno.

Ecco l'elenco completo degli indigati finiti in carcere: Massimo Carminati, Riccardo Brugia, Roberto Locopo, Matteo Calvio, Fabio Gaudenzi, Raffaele Bracci, Cristiano Guarnera, Giueppe Ietto, Agostino Gaglianone, Salvatore Buzzi, Fabrizio Franco Testa, Carlo Pucci, Riccardo Mancini, Franco Panzironi, Sandro Coltellacci, Nadia Cerrito, Giovanni Fiscon, Carlo Maria Guarany, Emanuela Bugitti, Alessandra Garrone, Paolo Di Ninno, Pierina Chiaravalle, Giuseppe Mogliani, Giovanni Lacopo, Claudio Turella, Emilio Gammuto, Giovanni De Carlo, Luca Odevaine.

Ai domiciliari si trovano invece: Patrizia Caracuzzi, Emanuela Salvatori, Sergio Menichelli, Franco Cancelli, Marco Placidi, Raniero Lucci, Rossana Calistri e Mario Schina. Indagati ma a piede libero l'ex sindaco Gianni Alemanno, il consigliere regionale di centro destra Luca Gramazio e Gennaro Mokbel, la mente della maxi truffa Telecom Sparkle.

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