Policlinico Tor Vergata al collasso: questa notte 69 pazienti in barella e nessun medico di turno
Un video di minuto racconta le condizioni in cui versa questa sera il Policlinico di Tor Vergata, dove sono ricoverati sessantanove pazienti, tra le stanze sovraffollate e i corridoi dove vengono messe in fila barelle e sedie a rotelle su entrambi lati, per chi non ha trovato posto su un letto. Una situazione di sovraffollamento potenzialmente critica che rende difficile muoversi velocemente e intervenire d'urgenza nell'area dell'Obi (osservazione breve intensiva). Per non parlare della privacy, praticamente inesistente. Per le esigenze di tutti i pazienti sono al momento in servizio solo due infermieri e uno studente specializzando, evidentemente troppo pochi per far fronte anche a possibili emergenze e seguire adeguatamente tutti i malati. Ma cosa più grave: non c'è nessun medico di turno.
Policlinico Tor Vergata: la stessa denuncia una settimana fa
Sovraffollamento e personale sotto dimensionato: qui non è un'eccezione ma purtroppo la normalità da anni. Una situazione insostenibile sia per chi lavora sia per chi ha necessità di cure che si verifica con costanza: la scorsa settimana si è verificata la stessa analoga situazione con sessantotto pazienti stipati in pronto soccorso, condizione segnalata alla direzione sanitaria. La denuncia già pervenuta a Fanpage.it parla di un evento a "media/alta criticità", e che viene descritto così: "Si fa presente inoltre che i pazienti si trovano in stanza anche in 12, ciò rende difficile l'assistenza e in caso di emergenza sarebbero ritardati i soccorsi a causa delle barelle poste al centro della stanza. Inoltre i pazienti situati su entrambi i lati del corridoio rendono il passaggio delle barelle dirette in sala rossa difficoltoso, Alcuni pazienti sono situazioni in zone del P.S. lontane dalla nostra visuale".
Policlinico Tor Vergata: sovraffollamento e disagi per i pazienti
"Nulla da dire su quanto sono bravi i medici e gli infermieri, loro fanno il possibile, lavorare in queste condizioni è davvero difficile, ma io con chi me la devo prendere? In corridoio fa freddo e se ho una necessità non so a chiedere o devo aspettare un tempo infinito", racconta un paziente. All'esterno dell'area del triage un parente attende di avere notizie del suo congiunto, ricoverato per un trauma fortunatamente non grave: "Sono ore e ore che attendiamo di sapere qualcosa, se possiamo tornare a casa o dobbiamo rimanere qua e niente, nessuno ci dice niente".
La replica dell'ospedale: "Notizie infondate"
In una nota la direzione dell'ospedale smentisce la denuncia pervenuta a Fanpage.it: "Smentiamo in modo categorico le affermazioni apparse su alcuni organi di stampa relativi all'assenza di medici al Pronto soccorso nella notte fra il 31 gennaio e l’1 febbraio: sono totalmente infondate e offensive nei confronti degli oltre 100 operatori tra medici, infermieri e operatori di supporto che lavorano con impegno e abnegazione nell’area dell’emergenza unitamente ai consulenti delle varie unità specialistiche. L’azienda sta valutando con i propri legali il modo migliore di tutelare il loro lavoro e la reputazione dell’Ente. Nella notte del 31 gennaio erano presenti 5 medici, uno specializzando con il suo tutor, otto infermieri, un operatore sanitario e due ausiliari. Solo nell’ultimo mese gli accessi al PS sono stati 4156, con una media giornaliera di 138 accessi al giorno con punte fino a 179 soprattutto in questo periodo, in cui i picchi influenzali colpiscono in modo particolare la popolazione anziana, più fragile, ma si tratta di un fatto che riguarda tutte le strutture ospedaliere italiane. Da tenere conto inoltre che in media quasi il 65% degli accessi al Pronto soccorso sono codici bianchi o verdi, cioè non urgenti.
Aggiungo inoltre che per affrontare l’inevitabile aumento degli accessi dovuti al picco influenzale abbiamo potenziato l’organico inserendo un medico in più quasi ogni giorno e notte, nonostante la grave mancanza dei medici d’urgenza causata da una programmazione nazionale carente. Il Servizio sanitario nazionale sta affrontando una crisi generale dovuta da un lato a una richiesta sempre più pressante di una popolazione sempre più anziana e fragile e dall’altro dal sottofinanziamento rispetto agli altri paesi europei.
Il policlinico Tor Vergata gestisce ogni anno oltre 48.000 accessi, servendo come Pronto soccorso un bacino d’utenza di 800.000 abitanti e come hub della rete per la stroke unit 1.800.000 persone. Ringraziamo tutti gli operatori che di fronte alle difficoltà di ogni giorno continuano a svolgere il loro lavoro in maniera ineccepibile e i cittadini che continuano ad affidarsi con fiducia alla loro professionalità.