Pirozzi ha scelto: il sindaco di Amatrice candidato alla Regione Lazio. E il centrodestra è diviso
Marciare divisi per colpire uniti non funziona, soprattutto alle elezioni regionali dove non è previsto il secondo turno. Se il centrodestra vuole avere qualche chance di battere il governatore uscente Nicola Zingaretti e la candidata del Movimento 5 stelle Roberta Lombardi deve presentarsi unito. E a scompaginare le carte arriva la candidatura con una lista civica di Sergio Pirozzi, che ha ufficializzato la sua discesa in campo presentando anche il simbolo della sua lista nel corso di una conferenza stampa.
Pirozzi piace a Matteo Salvini e non dispiace a Giorgia Meloni che però prova a frenare, mentre Silvio Berlusconi vorrebbe un forzista come candidato o comunque un nome non espressione della destra della coalizione."Non posso dare un giudizio, non conosco lui e non conosco i suoi programmi", così si è espresso oggi il Cavaliere in un'intervista il Messaggero sul nome del sindaco di Amatrice.
"Vi ho convocato qui e chiedo a voi: perché mi dovrei candidare? Vi rispondo. Non bramosia di potere, non per fare gli interessi di qualcuno, ma perché penso sia giusto dare voce ai territori, alle persone e ai professionisti che hanno lasciato una impronta", così Pirozzi alla stampa.
Il sindaco di Amatrice presenta la lista civica dello scarpone
Il sindaco di Amatrice è consapevole che il suo nome al momento divide più che unire, e risponde così: "Nel mio logo c'è l'orma di uno scarpone che va avanti a destra, andrò avanti comunque. Se sarò accusato di non aver fatto squadra: io sono preparato a tutto. Ma dico anche perché non condividere un obiettivo che dice: diamo spazio a chi non ha cambiali, ha sempre lavorato per gli altri, si vuole rivolgere alle persone che non votano più".
Pirozzi: "Primarie? Potevano farle prima"
Poi Pirozzi ha risposto così all'ipotesi di primarie: "Potevano farle prima, non è un problema mio. Io sono un mister, il mister fa squadra ma serve un linguaggio comune. Se serve a dare una svolta all'approccio alla politica ben venga. Non ho mai litigato con nessuno e non voglio che si litighi per Sergio Pirozzi. Se ci sono persone di ‘alta levatura', e sono messe li per interessi particolari, per me non sono di alta levatura…". "Ho fatto l'amministratore pubblico, il vicesindaco per 180 mila lire, il consigliere provinciale per zero euro, il sindaco per 660 euro netti, il presidente della Comunità montana per zero euro, il presidente dei Comuni dimenticati d'Italia per zero euro. – ha proseguito – Queste sono persone di ‘alta levatura'. Se uno usa la politica come trampolino, per me non è di alta levatura. Se trovano persone a contatto con la gente, io sono qui".