Pigneto, maxi sequestro ‘droghe dei poveri’: a buon mercato con effetti simili all’eroina
Al Pigneto gli agenti del commissariato di Porta Maggiore hanno sequestrato 20.000 pasticche di un medicinale indiano con effetti simili all'eroina e otto chili di bulbi di papavero essiccati. In manette al termine dell'indagine sono finiti un uomo e una donna di nazionalità indiana, già noti alle forze dell'ordine per lo spaccio di stupefacenti, considerati fornitori all'ingrosso per i piccoli pusher. L'accusa di cui dovranno rispondere è di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti.
L'ingente sequestro dimostra la diffusione di droghe a buon mercato ma dagli effetti molto potenti. Il medicinale sequestrato è un antispastico diffuso in India ma vietato in Europa, con effetti celebrali simili all'eroina, ma ovviamente molto meno costoso sul mercato dello spaccio per strada. I bulbi essiccati di papavero d'oppio invece, pur contenendo una bassa quantità di principio attivo, sono diffusi come stupefacente soprattutto tra le comunità migranti e vengono di solito assunti masticandoli o con un infuso.
Droghe dei poveri, assunte per lo più da tossicodipendenti per il loro basso costo e potenzialmente attrattive proprio per il loro essere a buon mercato, si stanno diffondendo sempre di più nella zona. Secondo quanto riportato dagli investigatori, questo tipo di droghe "sono divenute negli ultimi tempi di frequente uso tra i tossicodipendenti della zona, sia italiani che stranieri, e alimentano un florido quanto pericoloso mercato, per le conseguenze devastanti, a livello celebrale, che possono produrre nei confronti dei consumatori, il basso costo li rende inoltre appetibili ad una utenza fatta in prevalenza di giovani consumatori".