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Piccola guida alla Roma hipster

Barba, tatuaggi oldschool, baffi a manubrio. Gli hipster ormai fanno parte del paesaggio metropolitano, una piccola guida ai luoghi più hipster della Capitale quartiere per quartiere.
A cura di Valerio Renzi
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Baffi a manubrio, tatuaggi old school (come pin-up o ancore), camice a quadri e berretti di lana, mocassini e magliette a righe, collo a “v” e occhiali enormi, accessori vintage, iphone in mano pronto a postare foto su Instagram o Pinterest. Ormai gli hipster non sono una novità nel paesaggio della fauna metropolitana e, anche se il Sunday Times ha incoronato Bologna come capitale italiana degli hipster, anche Roma non scherza. Gli hipster all'ombra del Cupolone e del Marco Aurelio hanno ormai consolidato la loro presenza in alcuni locali, lasciato il segno in vie e quartieri, tracciato invisibili quanto reali percorsi metropolitani.

Roma hipster quartiere per quartiere

Il Pigneto viene segnato su guide e itinerari come il quartiere hipster per eccellenza. Certo, bar e librerie dell'isola pedonale, spazi di esposizione e studi di grafica, rappresentano un habitat naturale per gli hipster romani. Ma parlare di “quartiere degli hipster”, forse è eccessivo, perché non tutto quello che è giovane e alternativo è hipster senza una nota di vintage e una spruzzata di snobismo. Senza dubbio però possiamo trovare dei locali nella Capitale che sono, come si dice a Roma, “hipsterate”, ovvero posti i cui ambiente e frequentazione sono inconfondibili.

Cominciamo da Ostiense dove, all'ombra del Gazometro, in un ambiente post industriale quanto decadente quanto in rapida trasformazione, al ridosso di Testaccio, i nostri si sono ambientati niente male. Qua potete trovare Hopside, arredato con cura, legno alle pareti e una bellissima spina di birre rigorosamente artigianali, offre un ambiente curato nei minimi dettaglia, dalle tovagliette su cui si mangia ai piatti. Qua assieme alle birre artigianali, e a un laboratori di birrificazione aperto ai vostri esperimenti, il pezzo forte sono gli hamburger. Perché agli hipster il junkfood non dispiace, se servito con classe, a dimostrarlo un altro locale il cui nome è inequivocabile: stiamo all'Hamburgeseria di via dei Reti a San Lorenzo, locale che vorrebbe replicare delle atmosfere da rock'nroll, qui si propongono assieme ad hamburger e patatine dolci americani e cocktail. Ma forse non c'è posto più hipster per andare a mangiare che il Fish Market in via di Pietralata: nato dalla ristrutturazione di un vecchio capannone, arredato con cura e in perfetto stile vintage, qui il pesce si sceglie al bancone, si ordina e si mangia.

Altro luogo dove, nella fauna metropolitana degli aperitivi e delle serate alcoliche gli hipster si muovono a loro agio, è il Rione Monti. Tra le sue stradine, diventate terra di apericena e tappa immancabile della vita notturna romana, troviamo il 2 Periodico Cafè. Tra oggetti anni '50, sedi e tavolini spaiati con apparente casualità, poltroncine e lampade, qui potrete rilassarvi a leggere un libro o a lavorare al pc sorseggiando una tazza di tè, ma anche gustare un cocktail o uno spritz. Il nostro breve tour nella Roma hipster non può che concludersi al Propaganda Cafè, nato per un'idea di alcuni storici dj del Goa (discoteca sempre in voga nella Capitale), qui si mangia e si beve con raffinatezza, lontano dal clamore dei turisti e della movida, snob forse in modo eccessivo. Decisamente hipster.

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