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Piazza dei Navigatori: vincono i palazzinari. Approvata la nuova delibera: ma è guerra nel M5s

La commissione urbanistica approva la delibera che autorizza la costruzione di un nuovo palazzo di 13 piani in piazza dei Navigatori, ma non mancano le proteste di sinistra e comitati, che non esitano a parlare dei resa della giunta Raggi ai costruttori. Scontro anche interno al M5s con la consigliera Grancio che vota no e attacca i colleghi di partito.
A cura di Valerio Renzi
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La commissione urbanistica di Roma Capitale ha approvato oggi la deliberazione 4497/2018, con la quale la giunta di Virginia Raggi autorizza la costruzione di un nuovo palazzo di 13 piani in piazza dei Navigatori, in cambio della realizzazione di alcune opere di pubblica utilità, mettendo così la parola fine ad una vicenda che va avanti da più di dieci anni. La convenzione sta per scadere ed entro martedì l'aula Giulio Cesare dovrà approvare la delibera. Forse, complici anche i tempi stretti per portare a casa quello che per l'assessore all'Urbanistica Luca Montuori e per la sindaca è una grande vittoria (Raggi ha parlato di "ferita della città risanata"), non sono mancate le tensioni all'interno del Movimento 5 stelle.

Scontro interno nel M5s e proteste in commissione urbanistica

In particolare la consigliera Cristina Grancio, ha votato no al progetto, attaccando i colleghi di partito, accusati di non rispettare il programma elettorale: "Cosa dobbiamo aspettarci se nemmeno con l'appoggio dei cittadini il Movimento riesce a tenere la barra dritta sul proprio programma?". "Valuterò se c'è la maggioranza per denunciare la consigliera Cristina Grancio in procura per aver dichiarato il falso", ha ribattuto il consigliere comunale del M5s Pietro Calabrese.

L'aula dove si riuniva la commissione era gremita di cittadini, venuti a sostenere la loro contrarietà al progetto che prevede una colata di cemento per oltre 60.000 metri cubi. A guidare la protesta Amedeo Ciaccheri, candidato civico di sinistra alla presidenza dell'VIII Municipio e l'ex presidente Andrea Catarci: "Non c'è nessuna discontinuità rispetto al passato, viene portato a termine il percorso di una convenzione peraltro già scaduta e viene data la garanzia ai privati inadempienti di tornare a gestire la partita nonostante le irregolarità. Ma non finisce qui, saremo in Aula Giulio Cesare la prossima settimana, insieme alle associazioni ambientaliste e ai comitati dei cittadini, per continuare la battaglia contro la speculazione edilizia nel nostro territorio”.

Piazza dei Navigatori: Raggi si arrende ai palazzinari?

Nel 2004 il comune di Roma firma una convenzione con alcune società immobiliari per risistemare l'area di piazza dei Navigatori e via Giustiniano Imperatore. In cambio di 30 milioni di opere pubbliche (mai realizzate dai privati), vengono autorizzati la costruzione di un palazzo destinato a uffici e servizi (che già sorge sulla piazza) e di un hotel. Quest'ultimo viene costruito ma mai ultimato: la società Acqua Marcia fallisce e il ‘bidet', come è chiamato dai romani, diventa uno dei monumenti della speculazione della città. Ora, 14 anni dopo la stipula della convenzione, una società del gruppo Mezzaroma ha ottenuto l'autorizzazione a costruire un nuovo palazzo di vetro e cemento alto 13 piani. In cambio i costruttori dovranno realizzare solo una piccola parte delle opere pubbliche originariamente previste dalla convenzione: dalla deliberazione infatti spariscono le più importanti ed onerose opere pubbliche, quali l’adeguamento della viabilità con la realizzazione di un sottopasso in viale Cristoforo Colombo, l’esecuzione di impianti di illuminazione delle aree pubbliche e la costruzione di un asilo nido.

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