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Per Virginia Raggi ha votato il cuore popolare di Roma. Giachetti bene solo tra i ricchi

Se si dovesse tracciare l’identikit dei cittadini romani che potrebbero aver votato la candidata del Movimento 5 Stelle, il personaggio creato e interpretato da Carlo Verdone per “Bianco, Rosso e Verdone” potrebbe rappresentarli tutti. Rappresenta la Roma popolare, il cuore caldo della città, le periferie che vivono all’interno della Capitale.
A cura di Enrico Tata
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Mimmo tifa Virginia Raggi, Furio vota Roberto Giachetti. Se si dovesse tracciare l'identikit dei cittadini romani che potrebbero aver votato la candidata del Movimento 5 Stelle, il personaggio creato e interpretato da Carlo Verdone in "Bianco, Rosso e Verdone" potrebbe rappresentarli tutti. Mimmo è il classico romano sempliciotto, ma in questa considerazione il carattere personale conta zero. Rappresenta invece la Roma popolare, il cuore caldo della città, le periferie che vivono all'interno della Capitale. Da Centocelle a Torpignattara, da Tor Bella Monaca al Pigneto, dal Tuscolano alla Garbatella e fino al litorale di Ostia. In questi quartieri, una volta roccaforti rosse, Virginia Raggi ha costruito la sua vittoria al primo turno.

Gli elettori di Roberto Giachetti, invece, assomigliano più a Furio, il marito ossessivo e perfezionista. Ma anche in questo caso il carattere del personaggio non conta: rappresenta invece gli elettori che abitano al centro storico, vicino ai monumenti di Roma e nei quartieri benestanti della Capitale, a Monteverde e ai Parioli. Questi gli unici quartieri in cui il candidato del Partito democratico ha vinto su Virginia Raggi o comunque, come nel caso di Monteverde, gli è arrivato molto vicino. Fino al 2013 non era così: Mimmo e sua nonna, comunista convinta, votavano a sinistra. Quando fu eletto, Ignazio Marino conquistò la percentuale più alta proprio nel quinto municipio, quello che comprende i quartieri del Prenestino, Torpignattara, Pigneto, Centocelle e Casilino. Il chirurgo genovese prese allora il 46,2 per cento. Giachetti solo il 24,4 per cento, sopravanzato anche da Giorgia Meloni, che al Municipio V ha preso il 25,7 per cento. Anche nel 2008, quando Francesco Rutelli perse le elezioni al ballottaggio contro Gianni Alemanno, non prese moltissimo, ma comunque riuscì a staccare di diversi punti il candidato di centrodestra.Quando fu rieletto nel 2006, prima di dimettersi per sfidare Silvio Berlusconi alle Politiche, Walter Veltroni prese circa il 65 per cento dei voti in quei quartieri.

Sono semplificazioni e bisognerà aspettare le analisi dei flussi elettorali e i dati demografici del voto per capire di più, ma il dato è incontrovertibile: Roberto Giachetti ha convinto la borghesia romana, ma ha fatto flop nelle periferie, mentre Virginia Raggi ha intercettato quel malumore diffuso nei quartieri popolari della Capitale. Nei giorni che precederanno il ballottaggio, Giachetti dovrà cercare di recuperare proprio nei quartieri più popolari della Capitale.

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Sono giornalista professionista dal 2015 e mi occupo della cronaca di Roma su Fanpage.it. Ho fatto stage a Repubblica.it, Radio Radicale, ho fondato e diretto la web radio 'Radio Libera Tutti' e sono diventato giornalista pubblicista, nel 2010, collaborando con il settimanale locale 'Velletri Oggi'. Ho frequentato la Scuola di Giornalismo Walter Tobagi/Ifg dell'Università Statale di Milano, ho ricevuto una borsa di studio finanziata da Google per l'eccellenza nel giornalismo e ho vinto il concorso 'Una storia ancora da raccontare: Peppino Impastato', organizzato dal Festival Internazionale del Giornalismo.
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