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Per il Censis l’emergenza di Roma sono il trasporto pubblico e il traffico

Il Censis ha presentato oggi nella Capitale il dossier ‘Roma verso il Giubileo’. Un rapporto redatto con l’obiettivo di aiutare a definire l’agenda delle priorità per la città verso l’Anno Santo. L’emergenza della città per l’istituto di statistica sono il traffico e il trasporto pubblico.
A cura di Valerio Renzi
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Il Censis ha presentato oggi nella Capitale il dossier ‘Roma verso il Giubileo'. Un rapporto redatto con l'obiettivo di aiutare a definire l'agenda delle priorità per la città verso l'Anno Santo che inizierà il prossimo 8 dicembre. Il dossier evidenzia come il punto debole della città da quanto emerge è senza dubbio la mobilità urbana: il traffico e la debolezza del trasporto pubblico sono un circolo vizioso, il classico cane che si morde la coda. Una criticità quella della mobilità che non solo fa calare drasticamente la qualità della vita dei romani, ma che viene criticata sempre più aspramente dai turisti, italiani e stranieri.

Da quanto viene evidenziato Roma è l'unica Capitale europea in cui il servizio pubblico locale non rappresenta la parte più significativa della mobilità urbana, un dato che diviene evidente quando si pensa che nell'ora di punta assorbe appena il 28% della domanda. Come a dire che la gran parte dei romani si reca a scuola e a lavoro con un mezzo privato. Una mancanza che i romani non mancano di evidenziare se per il 58% degli interpellati la scarsa qualità ed efficienza dei trasporti sono il problema più grave della città. Un problema addirittura più sentito della crescita economica e della crescita occupazionale.

In città secondo il Censis circolano ben 2,5 milioni di veicoli, in un rapporto superiore a 800 per ogni mille abitanti. La conseguenza? Un traffico congestionato che comporta che ogni mattina in media i romani ci mettono 45 minuti ad arrivare a destinazione. Tre le conseguenze del traffico gli incidenti sulle strade, il rumore e l'inquinamento. La carenza maggiore è quella delle linee di metropolitane, con un'estensione di appena 53 chilometri classificano Roma come fanalino di coda tra le grandi città europee, ma non in grado di competere spesso con città anche di medie dimensioni. Al contrario le linee del trasporto pubblico su gomma sono tra le più estese: 3500 chilometri, 7mila fermate ed oltre 2000 bus. Ma, nonostante l'estensione e i numeri da capogiro, gli autobus risentono del traffico congestionato, della cattiva manutenzione e di uno scarsa organizzazione. Così i bus che viaggiano per Roma, oltre ad essere speso e volentieri affollati, si muovono nella città come lumache: all'interno dell'anello ferroviario si parla di una velocità commerciale che va dai 12 ai 15 chilometri orari.

Uno dei paradossi di questa situazione è che continuano ad aumentare i pendolari, con il 26% dei romani che va abita oltre il raccordo anulare, dove il trasporto pubblico arriva solo marginalmente. Una delle poche novità positive, anche se non in grado d'incidere sul traffico della città, è rappresentata dal car sharing, grazie ai servizi promosso da Car2Go e da Enjoy-Eni, con 100mila iscritti tra i romani.

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