Per evitare l’emergenza rifiuti non c’è alternativa agli impianti di Cerroni: arriva il Commissario
Non c'è alternativa agli impianti del ‘Re della Monnezza' Manlio Cerroni: o gli impianti Tmb Malagrotta 1 e 2 tratteranno i rifiuti della capitale a pieno regime, o il rischio di collasso per la raccolta dei rifiuti per le strade della capitale è concreto. Così il prefetto di Roma Paola Basilone, ha chiamato nel ruolo di Commissario il commercialista napoletano Luigi Palombo, chiamato a gestire i rapporti tra Ama e il Consorzio Colari, colpito da un'interdittiva antimafia, circostanza che impedisce alla municipalizzata del comune di Roma di pagare il servizio. Difficoltà superata grazie all'arrivo del Commissario.
La notizia è stata annunciata nella tarda serata di sabato da un comunicato congiunto di Prefettura, Roma Capitale e Anac, dopo le anticipazioni degli scorsi giorni. Palumbo a già svolto il ruolo di commissario per un brevissimo periodo ad inizio 2017, è stato ora richiamato in carica con il delicatissimo compito di trovare una soluzione tampone anche per la chiusura temporanea dell'inceneritore di Colleferro, dove brucia il cdr uscito dagli impianti di trattamento di Malagrotta. L'obiettivo è arrivare nel più breve tempo possibile alla normalizzazione della raccolta e dello smaltimento, togliendo l'immondizia dalle strade della città
Una soluzione, quella del commissario, a cui la sindaca Virginia Raggi ha dato il suo assenso solo dopo l'esplicita richiesta della Regione Lazio. L'assessora all'Ambiente Pinuccia Montanari è tornata poi a dire ‘no' a nuova discarica, come vorrebbe proprio il piano della Regione: "Per farla ci vogliono almeno tre-quattro anni: non è questa la risposta tempestiva al problema dei rifiuti di Roma". L'amministrazione Raggi ha chiarito di voler puntare tutto sull'incremento della raccolta differenziata e su un nuovo ciclo dei rifiuti: i risultati però, se tutto andrà secondo i piani, si vedranno solo tra alcuni anni.