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Paura ad Eataly: armato di coltello aggredisce chef e security. Farinetti: “Sono sconvolto”

Verso le 16 scoppia un furibondo litigio in ristorante al secondo piano: cameriere ferisce cuoco con un coltello e successivamente addetto alla sicurezza. Momenti di panico tra i clienti. Ancora ignote le ragioni del litigio. Nella struttura anche il patron di Eataly Oscar Farinett: “Sono sconvolto”.
A cura di Valerio Renzi
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Un pomeriggio di paura ad Eataly, il megastore del cibo in Piazzale XXII ottobre 1942 ad Ostiense. Erano circa le quattro quando scoppia una lite in uno dei ristoranti al secondo piano della struttura e un cuoco viene accoltellato ad un braccio. A brandire il coltello sarebbe stato Hosseini Sharif di origini afgane: avrebbe lavorato come sottocuoco dal dicembre 2013 con un contratto in scadenza il prossimo 14 dicembre. Secondo quanto appurato al momento avrebbe raccontato di aver trovato un altro lavoro e si era licenziato lo scorso 24 ottobre. Dopo aver colpito lo chef Fabio Nitti l'uomo ha tentato di fuggire quando è intervenuta la sicurezza interna: per neutralizzare l'aggressore anche un addetto alla security ha riportato una ferita da arma da taglio. Momenti di paura e confusione tra i clienti e i lavoratori anche se ora sarebbe tornato tutto alla calma. Sul posto sono arrivate diverse volanti della polizia e due ambulanze del 118 intervenute per prestare soccorso ai due feriti. Il cuoco è stato portato in codice giallo all'ospedale San Giovanni, mentre l'addetto alla sicurezza al San Camillo in codice verde. Ancora non sono chiare le ragioni che hanno portato l'ex dipendente ad aggredire il cuoco.

Il patron Oscar Farinetti: "Sono sconvolto"

"Sono sconvolto" ha dichiarato il di patron Eataly che si trovava nella struttura al momento dell'aggressione. Farinetti ha anche ricostruito il profilo del dipendente e la dinamica dell'aggressione: 2è un rifugiato afgano che abbiamo assunto con un contratto Italia Lavoro nel dicembre 2013. Era un dipendente modello, bravissimo. Quello che posso dire è che oggi sembrava una persona diversa, aveva gli occhi allucinati ed era inferocito tanto che per fermarlo sono intervenute quattro persone".  "Sono arrivato lì e ho sentito lo chef Fabio Nitti che urlava ‘aiuto, mi vuole uccidere' – continua Farinetti – Il giovane afgano che gli si è avventato addosso con un coltello senza dire niente e ha cominciato ad accoltellarlo alla schiena e a un braccio. Poi è intervenuto l'addetto alla sicurezza, a sua volta colpito dal coltello, che è stato bravissimo e credo abbia salvato la vita al nostro chef".

 

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