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Pasqua blindata dopo gli attentati di Bruxelles. Gli operatori temono la fuga dei turisti

Allerta massima per la vigilia di Pasqua dopo gli attentati terroristici di Bruxelles, rafforzate le misure di sicurezza. Gli operatori temono la fuga di turisti e pellegrini.
A cura di Valerio Renzi
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Dopo gli attentati di martedì mattina a Bruxelles, Roma si prepara a festeggiare la Pasqua in un rinnovato clima di tensione. Rafforzate le misure di sicurezza, già alte dopo gli attentati di Parigi e con l'inizio del Giubileo della Misericordia. Ma quello che si teme, con il comparire insistente della capitale nei proclami d'azione, più o meno veri, dei gruppi jihadisti, è anche che Roma si svuoti di turisti e pellegrini in questi giorni di festa per la paura di attentati.

Mentre si rincorrono i falsi allarmi, due in due giorni all'aeroporto di Fiumicino, vengono rafforzati i presidi di sicurezza nei luoghi sensibili, a cominciare dalle rappresentanze diplomatiche belghe e gli snodi ferroviari. Ma il rischio zero, non esiste, come è tornato a dire il prefetto Franco Gabrielli: "In una stazione come Termini che muove ogni giorno 500mila persone uno non può pensare di fare controlli con il metal detector singolarmente. E i controlli o si fanno o non si fanno". L'inquilino di Palazzo Valentini ha poi sottolineato che è aumentata la presenza dei controlli e che "ci sono allo studio anche l'implementazione di contingenti militari", per chi però bisognerà aspettare una decisione da Palazzo Chigi e dal Viminale: "Vedremo quello che il governo ci metterà a disposizione". "Viviamo dentro una minaccia – ha concluso Gabrielli – e lo stiamo dicendo da tempo, non ci sono segnali specifici di progetti terroristici specifici, questo non significa però che dobbiamo stare tranquilli. Dobbiamo vivere la nostra vita".

Allarme per il crollo delle visite in città è lanciata da Tommaso Tanzilli, numero di Federalberghi, che non nasconde a il Messaggero tutta la preoccupazione degli operatori: "Prima degli attacchi di Bruxelles si ipotizzava meno 4 per cento rispetto al 2015, a causa della paura determinata dai fatti di Parigi a novembre abbinata al Giubileo, che in modo irrazionale fa ritenere Roma maggio mente a rischio. Dopo Bruxelles mi aspettavo perfino più cancellazioni di quelle arrivate. A Pasqua 2014 ci furono 330 mila turisti nella Capitale. Quest’anno saranno circa 20mila in meno, ma la flessione potrebbe essere anche superiore perché non ci sarà la corsa al last minute e le disdette aumenteranno".

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