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Omicidio Sara Di Pietrantonio, commozione al funerale: “Gesto crudele ti ha portato via”

Questa mattina nella chiesa di Santa Maria Madre della Divina Grazia a Ponte Galeria, il funerale di Sara Di Pietrantonio, assassinata e data alle fiamme dall’ex fidanzato geloso Vincenzo Paudano.
A cura di Valerio Renzi
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A più di dieci giorni dall'omicidio, amici e parenti hanno potuto dare l'ultimo saluto a Sara Di Pietrantronio, strangolata e data alle fiamme dall'ex fidanzato Vincenzo Paduano. La funzione, a cui non sono ammesse le telecamere, si sta svolgendo nella chiesa di Santa Maria Madre della Divina Grazia a Ponte Galeria. 

Centinaia le persone presenti alla funzione: amici, parenti, compagni di danza (la grande passione di Sara) e di studio. Ex docenti e tanti cittadini della zona venuti a rendere la loro testimonianza di vicinanza ai suoi cari. Il corpo di Sara è arrivato all'interno del feretro bianco, dello stesso colore mazzi e corone di fiori arrivati all'interno della chiesa. All'esterno palloncini blu a forma di cuore pronti a salire in cielo.

Mamma Concetta: "Voglio ricordati con il tuo bel sorriso"

"Voglio ricordarti con il tuo bel sorriso – con queste parole Concetta Raccuia ha salutato la figlia in chiesa – Fu un gesto crudele a portarti via, a spegnere quel sorriso. Ci dovrà essere giustizia e per questo combatterò con tutte le mie forze". Ieri aveva parlato per la prima volta la madre di Sara, aprendo il suo dolore. La donna si è rivolta direttamente all'ex fidanzato della figlia, convinta che ancora non abbia detto davvero tutto sulla notte in cui ha ucciso Sara, stanca delle versioni parziali e dei "non mi ricordo": "Chiedo a Vincenzo di prendersi le sue responsabilità fino in fondo. Questo suo non ricordare, confondere le idee… La sua non è una confessione, lo hanno incastrato gli investigatori"

Vincenzo Paudano intanto rimane in carcere, accusato di omicidio premeditato. Gli inquirenti sono convinti che il 27enne, di mestiere guardia giurata, abbia agito in maniera pianificata, provando poi fino all'ultimo a depistare le indagini e tentando di costruirsi un alibi.

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