Omicidio Sacchi, Del Grosso: “Non volevo uccidere, prima volta che prendevo un’arma in mano”
Paolo Pirino, uno dei tre ragazzi accusati dell'omicidio di Luca Sacchi, si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia condotto oggi nel carcere. Stessa cosa per Marcello De Propris, il 22enne di San Basilio che avrebbe dato la pistola a Valerio Del Grosso la sera del 23 ottobre. Anche Valerio Del Grosso si è avvalso della facoltà di non rispondere, così come Giovanni Princi, l'amico del liceo di Luca. Pirino e Del Grosso, arrestati il giorno dopo l'assassinio, sono accusati di omicidio pluriaggravato, rapina aggravata, detenzione illegale e porto in luogo pubblico di un'arma comune da sparo. Anche durante il primo interrogatorio, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere: oggi sembrano aver voluto proseguire sulla stessa linea. Solo Del Grosso ha rilasciato una dichiarazione spontanea: "Non volevo uccidere nessuno, è la prima volta che mi trovavo con un’arma in mano".
Luca Sacchi, anche Giovanni Princi si avvale facoltà di non rispondere
Anche Giovanni Princi, l'amico di Luca Sacchi in carcere per aver tentato di comprare droga la sera del 23 ottobre, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Poche parole sono state dette dal suo legale, Massimo Pineschi, all'uscita di Regina Coeli, dove si è svolto l'interrogatorio di garanzia. "Princi è addolorato per la morte del suo amico Luca. Per lui è stata una vicenda dolorosissima. So che anche i genitori di Princi sono sconvolti per quanto accaduto. Il mio assistito è scosso, è alla sua prima esperienza detentiva, potete immaginare come sta. Valuteremo il ricorso al Riesame dopo avere letto tutti gli atti".
Omicidio Luca Sacchi, domani sarà sentita Anastasiya
Domani tocca invece ad Anastasiya Kylemnyk, fidanzata del personal trainer ucciso e unica tra gli indagati a non essere stata portata in carcere: nel suo caso, ha giocato a suo favore il fatto di essere incensurata. Non si sa se la ragazza deciderà di rispondere o meno alle domande del giudice: finora non ha dimostrato di voler collaborare con gli inquirenti per far luce sulla morte del ragazzo. Così come Giovanni Princi, che anche se si dice addolorato per la morte dell'amico, ha deciso di tenere la bocca chiusa. E se da una parte quello che è successo è ormai chiaro (la compravendita di droga finita in tragedia), manca la parte di racconto degli amici di Luca, che hanno sempre parlato di una rapina di poche decine di euro finita male.