Omicidio Luca Varani, Marco Prato chiede il trasferimento agli arresti domiciliari
Marco Prato, il pierre 28enne accusato di aver brutalmente assassinato Luca Varani assieme all'amico e complice Manuel Foffo, ha chiesto di essere trasferito agli arresti domiciliari. L'istanza è stata presentata dal legale di Prato, Pasquale Bartolo, e ora a decidere sarà il tribunale del Riesame di Roma. Ad opporsi alla richiesta dell'avvocato il pubblico ministero Francesco Scavo che, di fronte ai giudici, ha sottolineato la necessità della custodia cautelare in carcere vista la gravità dell'accusa, e in virtù del fatto che Prato ha smesso di collaborare contestando la preterintenzionalità del delitto.
Presso il tribunale del riesame la Procura ha depositato anche i tabulati telefonici del cellulare di Prato, dai quali emergerebbero i ripetuti contatti telefonici con Luca Varani, per indurlo a raggiungerli nell'appartamento di via Igino Giordani, dove Marco e Manuel stavano consumando da due giorni un festino a base di droghe e alcol.
La difesa di Marco Prato
"Come dichiarato dallo stesso Foffo quella notte i due ragazzi erano alla ricerca di qualcuno a cui fare male e non certo da uccidere. – difende così il suo assistito Pasquale Bartolo – È stato lo stesso Foffo a dichiarare al pm di avere inferto i colpi mortali, e non il mio assistito. Quanto all'ipotesi di concorso nell'omicidio, è una tesi che non regge perché Prato si è limitato a contattare Varani invitandolo a raggiungerlo in quella casa per sesso e droga in cambio di 150 euro".